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Le moto d'acqua della Polizia di Stato impegnate in soccorsi

Giornate intense per gli operatori nautici della Polizia di Stato: le raffiche di bora hanno richiesto in questi giorni l'intervento delle moto d’acqua, intervenute in due occasioni per garantire la sicurezza in mare. Il primo intervento è avvenuto lunedì pomeriggio, nello specchio acqueo antistante la baia di Portopiccolo, per il recupero di u...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Cronaca

Giornate intense per gli operatori nautici della Polizia di Stato: le raffiche di bora hanno richiesto in questi giorni l'intervento delle moto d’acqua, intervenute in due occasioni per garantire la sicurezza in mare.

Il primo intervento è avvenuto lunedì pomeriggio, nello specchio acqueo antistante la baia di Portopiccolo, per il recupero di un enorme castello gonfiabile, di sei metri di altezza e quattro di lunghezza che, trasportato dal forte vento e finito in mare, si era fermato temporaneamente nei pressi dell’impianto di miticoltura. Gli specialisti della Polizia di Stato, grazie alla propulsione a idrogetto delle moto d’acqua e alla professionalità degli operatori, sono riusciti a portarlo a riva senza causare ulteriori danni.

Il secondo intervento, invece, è avvenuto martedì mattina, nei pressi del Villaggio del Pescatore, dove gli agenti hanno notato due persone a bordo di un motoscafo che chiedevano aiuto. Una volta raggiunti, l’anziano comandante del natante ha spiegato che una cima si era avvolta all’elica e il motoscafo era alla deriva. I poliziotti hanno invitato a calare l’ancora e poi, mentre uno di loro si occupava delle segnalazioni ai naviganti, l’altro operatore si è tuffato e, in apnea e con l’ausilio di un coltello, ha rispristinato il funzionamento della propulsione entro-fuoribordo del natante.

Parole chiave: Carso