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La giornata del Presidente Mattarella a Trieste

Ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita a Trieste. Durante la mattinata trascorsa in città il Presidente ha presenziato prima in Prefettura alla cerimonia con la quale la proprietà del Narodni Dom di via Filzi è stata trasferita dall’ateneo giuliano all’omonima Fondazione della comunità slovena e poi all’Università ...
 |  Francesco Tremul  |  Cronaca

Ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita a Trieste. Durante la mattinata trascorsa in città il Presidente ha presenziato prima in Prefettura alla cerimonia con la quale la proprietà del Narodni Dom di via Filzi è stata trasferita dall’ateneo giuliano all’omonima Fondazione della comunità slovena e poi all’Università degli Studi di Trieste dove si è celebrata l’inaugurazione dell'anno accademico.

Durante la cerimonia in Prefettura il Rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda ed il Presidente della Fondazione Narodni Dom Rado Race hanno sottoscritto il trasferimento, a titolo gratuito, del palazzo progettato dall’architetto Max Fabiani dall’Università alla Fondazione. Contestualmente è stato siglato anche il contratto di comodato gratuito dell’immobile a favore dell’Università: il palazzo rimarrà a disposizione dell’ateneo in attesa della ristrutturazione dell’edificio denominato “Gregoretti 2” all'interno del Parco di San Giovanni dove è previsto il trasferimento della SSLMT. Anche l’ex ospedale militare di Trieste è stato affidato all’Università con una concessione gratuita e perpetua per tutte le finalità istituzionali ed accademiche dell’ateneo, che già lo utilizzava ma con una concessione temporanea della durata di 19 anni.

Successivamente il Presidente si è trasferito all'edificio centrale dell'Università degli Studi per inaugurare il 98° anno accademico dell'ateneo. Il Presidente della Repubblica è intervenuto ponendo l’attenzione sull’importanza della pace e del dialogo tra i popoli: “non troviamo una motivazione razionale a questa guerra. La pace è sempre doverosa e possibile: proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, con l’accoglienza dei profughi. E con misure economiche e finanziarie che indeboliscono chi vuole imporre con la violenza delle armi una guerra che, se non trovasse ostacoli, non si fermerebbe. Occorre fermarla ora, subito”.

“Trieste, città di frontiera, in passato ha attraversato momenti travagliati e difficili, trasformandoli in cose concrete, attive, positive, di condivisione e collaborazione e oggi sta avvertendo con particolare intensità quanto nelle ultime settimane sta accadendo. Anche per questo motivo Trieste rappresenta un esempio per l’Europa, per il suo destino indiscutibilmente legato alla pace e all’integrazione e alla collaborazione”.

Prima di tornare a Roma il Presidente ha voluto visitare l'ITIS, l'azienda pubblica di servizi alla persona che ospita oltre 400 anziani, una vista accolta con grande entusiasmo ed emozione. Il Capo dello Stato, dopo aver salutato gli ospiti e fatto gli auguri ad una signora che sta per compiere 100 anni, ha tenuto un breve intervento a braccio nella sala polifunzionale dell'istituto: "sono lietissimo di incontrarvi" ha detto più volte, ricordando che "il nostro Paese è il più anziano in Europa e questo per diversi motivi. Uno è l'aspettativa di vita che in Italia è più alta che altrove e l'altro è che nascono meno bambini, speriamo si riesca ad invertire questa tendenza. Questo sottolinea ancora di più l'importanza dell'attenzione verso gli anziani che sono non soltanto un punto di affetto per le altre generazioni ma anche portatori dell'esperienza, dei ricordi, della storia, della trasmissione di conoscenza, di vita. Proprio per la ricchezza del loro ruolo è importante la loro cura, l'attenzione nei loro confronti, particolarmente quando comincia a diminuire l'autosufficienza e aumenta la fragilità".

Parole chiave: Primo piano, Trieste