La piscina comunale di Gorizia aderisce allo “sciopero” indetto dal Coordinamento nazionale gestori piscine, che consiste nella chiusura delle porte dell’impianto per tutto il pomeriggio di domenica, a partire dalle ore 14.
Il comunicato del Coordinamento spiega come le piscine siano state fra le attività più colpite dalla pandemia: prime a chiudere e ultime ad aprire, sottostanno ancora a pesanti limiti di capienza nonostante l’obbligo di ingresso con la certificazione verde.
Martina Gratton, vicepresidente della Gorizia Nuoto, spiega come a peggiorare la situazione, già drammatica, siano stati il mancato rinnovo della cassa integrazione e il “caro bollette“, che incide gravemente sui costi di luce, gas e acqua, che ora superano i 25 mila € mensili.
