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Crisi Wartsila, MSC disponibile al dialogo

Si è svolto quest’oggi a Trieste presso la sede di Confindustria Alto Adriatico, l’atteso incontro con la dirigenza MSC in merito alla configurazione contrattuale del possibile passaggio dei lavoratori Wartsila, nell’ambito del progetto di fabbrica costruttrice di vagoni ferroviari. Il tavolo si apre con delle novità importanti: MSC, dopo aver a...
 |  Redazione sport  |  Cronaca

Si è svolto quest’oggi a Trieste presso la sede di Confindustria Alto Adriatico, l’atteso incontro con la dirigenza MSC in merito alla configurazione contrattuale del possibile passaggio dei lavoratori Wartsila, nell’ambito del progetto di fabbrica costruttrice di vagoni ferroviari. Il tavolo si apre con delle novità importanti: MSC, dopo aver affermato essere imminente l’accordo con Wartsila, dichiara di aver ricevuto conferma dalla proprietà e dai partner sulla possibilità di garantire una produzione di 1500 vagoni (contro i 1000 prospettati fin qui). A detta dell’azienda questo avrà un impatto positivo, sia sul numero di assunzioni, sia sulla capacità produttiva auspicata su tre turni di lavoro. Positivo che su questo fatto la dirigenza di MSC abbia auspicato di poter includere nell’ambito di future assunzioni anche il bacino delle ditte in appalto colpite dalla crisi di Wartsila Italia. La strada prospettata da MSC è quella della riapertura della procedura da parte di Wartsila per la gestione delle eccedenze attraverso il piano di mitigazione, il passaggio dei lavoratori attraverso una cessione di ramo di azienda e la sottoscrizione ultima degli accordi individuali dei lavoratori a sancire il passaggio. L’auspicio è quello di chiudere un “accordo quadro” complessivo dove includere tutti gli step necessari, accordo che dovrà poi essere “trasferito” nell’ambito dell’accordo di programma istituzionale. Per gli ammortizzatori MSC prospetta una prima fase di CIG gestita attraverso una integrazione ancora da quantificare. C’è maggior ottimismo sulle tempistiche e oggi si parla della possibilità di arrivare con un anno di anticipo ad una prima fase di partenza dove la cassa integrazione potrebbe essere sostituita dal contratto di solidarietà integrato dalla regione, finalizzando questo utilizzo anche al momento della formazione destinata ai lavoratori ed alla prima attività da svolgere presso lo stabilimento. Sul fronte delle contrattazione, ci sono delle aperture, MSC in aggiunta all’applicazione del CCNL Metalmeccanici e degli scatti di anzianità afferma di essere disponibile ad erogare un superminimo collettivo, dicendosi anche pronta a discutere in prospettiva di un contratto di secondo livello che valorizzi gli aspetti di produttività, qualità e puntualità e che tenga conto della realtà economico finanziaria dello stabilimento.

LE NOSTRE RICHIESTE: USB ha registrato positivamente le aperture dell’azienda, ritenendo però la discussione ancora non matura e non ovviamente sufficiente a raggiungere un accordo. La nostra organizzazione infatti ha richiesto l’aumento della cifra del superminimo collettivo, ancora non sufficiente, chiedendo che lo stesso non sia assorbibile dalla contrattazione nazionale. Abbiamo in aggiunta richiesto di valutare l’aumento delle indennità di turno contrattuali una volta partita la fase di produzione e nell’ambito della discussione di un possibile contratto di secondo livello aziendale su cui abbiamo auspicato un confronto il prima possibile. Come punto essenziale infine, abbiamo richiesto a MSC di garantire il passaggio dei lavoratori senza l’applicazione del JobsAct ovvero il contratto a tutele crescenti, con la garanzia di mantenere le tutele previste dall’art.18. Il 3 Giugno è prevista la ripresa del confronto, dove misureremo nuovamente le disponibilità della dirigenza MSC.

Trieste 28.05.2024 USB – Nazionale Industria Lavoro Privato

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