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Cercansi feste e discoteche a Trieste

 |  Emme Zeta  |  Commento del giorno

Vado su google ed interrogo il  noto motore di ricerca su “discoteche a Trieste”: la risposta è desolante !  Un noto night club, un locale in via San Cilino, un dancing per una clientela un po’ datata, qualche club sparso sulle Rive, qualche festa a tema e poco altro …. Ah sì, quasi dimenticavo.  L’apertura di “Giulietta”, lanciata sui social e sui media con una serata, prevista e poi annullata per il 28 ottobre scorso , che doveva essere all’insegna del divertimento per tutti i gusti dall’offerta di cibo e drink, al cabaret di Maxino, Flavio Furian ed Elisa Bombacigno, per finire con le hit dagli anni ‘60 agli anni ‘90.  Per un attimo, io e tantissimi altri, ci siamo illusi. Vuoi vedere che, dopo gli anni della pandemia e delle chiusure forzate, anche a Trieste  è rinato il gusto del “sano” divertimento con ottima musica ed ancora migliore compagnia? No. Non poteva essere nella città del No se pol !!  Ed infatti, contrordine compagni : non si sa  bene se troppo spaventati dall’incredibile successo della proposta o se mancanti di qualche necessaria autorizzazione, fatto sta che, qualche giorno dopo il lancio, arriva la comunicazione ufficiale del rinvio “…il pubblico ha risposto in maniera così entusiasta alla notizia diffusa , da ravvisare la necessità di rimodulare l’area destinata agli intrattenimenti, per consentire la fruizione a tutti in sicurezza…..e possiamo dire che non sarà una vera discoteca ma verranno realizzate una o più zone dove proporre musica, cabaret e altri appuntamenti, studiati per bambini, ragazzi e adulti...”

Dunque, una mezza marcia indietro con l’ammissione, chiara, di  un successo inaspettato e di dover, al contempo, ristudiare spazi e finalità della proposta. Non c’è che dire: apprezziamo la buona volontà, ma, ancora una volta, dobbiamo amaramente osservare che l’improvvisazione non paga e che chi ci rimette alla fine è proprio Trieste, che non riesce  a dare  una risposta a chi, giovane o meno giovane che sia, sta ancora ricercando un posto dove fare quattro salti in compagnia con una buona musica per scaldare i muscoli ed allietare le orecchie !  Che fare allora  ?  Oltre a confidare che qualcosa si muova  a breve  e che nel medio-termine ci sia chi intenda investire negli enormi (ed isolati) spazi del Porto Vecchio,   vale la pena di guardarsi un po’ attorno e vedere cosa succede nelle zone vicine. Qui il passo è breve e porta a Udine. Qualche settimana fa ’, proprio a Udine, in un capannone della Fiera, si è tenuta l’ennesima edizione del Ceghedaccio, con musica degli anni ’70, ’80 e ’90 . Ad una prima parte della serata con musica dal vivo e stuzzicanti spuntini, ha fatto seguito una serata scatenata con i bravissimi D.J. pronti a proporre una selezione dei migliori vinili d’epoca.  La risposta del pubblico ? Secondo i dati comunicati dagli organizzatori, sono stati venduti più di tre mila biglietti, con la clientela dalle più differenti provenienze : oltre che dalla regione e dal Veneto, anche dalla Carinzia e dalla Slovenia !   Un successone dunque che va a merito di chi propone e ripropone da tempo iniziative come queste ! Certamente ci sono dettagli da migliorare : l’acustica della sala  (davvero enorme ) non è delle migliori e i punti vendita delle bibite paiono pochi e male organizzati, resta tuttavia il ricordo di una bellissima serata con tanta allegria, volti sorridenti e distesi, senza particolari eccessi.    Dunque, a qualche chilometro da Trieste, s’è avuta la chiara dimostrazione che, volendo, si può fare e che, chi fa o propone, se ben organizzato, non ci mette molto a richiamare il pubblico delle grande occasioni, letteralmente affamato di buona musica e di sale dove muoversi un po’.

Io non so davvero quali e quanti freni blocchino la nostra città, ma se vogliamo che si riveli accogliente in tutti i sensi e per tutte le età, questo è un aspetto che va doverosamente sviluppato ed è una esigenza che in tanti, tantissimi stanno aspettando di venire esaudita davvero da troppo tempo!

Gli alibi  sono caduti : è il tempo di agire e di proporre nuove iniziative per un mercato che c’è e che non occorre neanche andare a cercarsi chissà dove .  Ne va, anche sotto questo profilo,  dell’attrattività di Trieste per tutti quei giovani che vorranno sviluppare qui il proprio futuro.