Pillole di stagione, Zinnanti: "Sicurezza, Pontida e la nuova proprietà alabardata"
| Redazione sport | Commento del giorno
Mauro Zinnanti
LE "RIVELAZIONI" DI PIANTEDOSI
La scorsa settimana il ministro degli Interni Matteo Piantedosi era in tour in Regione per celebrare alcuni importanti avvenimenti quali la cerimonia di apertura della nuova sede della Questura a Gorizia e la sigla di un Protocollo d'intesa per la promozione della sicurezza integrata tra le quattro prefetture regionali, la Regione Friuli Venezia Giulia e l'Anci Fvg (NdR: associazione nazionale comuni italiani). L'occasione è stata colta dall'esponente del governo Meloni anche per lanciare alcuni messaggi che, a mio modesto avviso, vanno opportunamente rilanciati in quanto gettano una nuova luce sulla situazione della sicurezza nella nostra regione. Se la finalità "tecnologica" del Protocollo è chiara, ovvero aumentare le dotazioni di sicurezza delle forze dell'ordine e diffondere sul territorio i sistemi di videosorveglianza, ben più rilevante è l'intento strategico dichiarato che è quello di promuovere un maggiore coordinamento tra le forze dell'ordine e le Polizie locali anche tramite progetti di formazione professionale integrata: come dire che sino ad ora non è che le cose filassero proprio bene sotto questo profilo! Ancora, è sempre Piantedosi a comunicare la volontà del governo di proseguire la sospensione degli Accordi di Schengen (e quindi il ripristino dei controlli al confine) "misura opportuna in un determinato momento storico non solo per contenere l'immigrazione clandestina, ma anche per intercettare persone segnalate come possibilmente pericolose". Come dire che se quando fu deciso questo provvedimento la finalità prevalente pareva essere quella di combattere il terrorismo, ora si dichiara apertamente che lo scopo principale è quello di "contenere l'immigrazione clndestina". Piccolo quesito: ma davvero tenere tre-quattro pattuglie ferme ai principali valichi confinari serve a combattere l'immigrazione clandestina? Posto che non sono un esperto della materia, ho qualche dubbio in proposito. Sempre Piantedosi, nel rispondere all'accorato appello di intervento in materia di accoglienza dei minori stranieri da parte dei Sindaci dei Comuni capoluogo, nel mentre assicura che arriveranno presto i rimborsi tanto attesi, a partire dal Sindaco Dipiazza, per le spese sostenute per l'accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, "gela" l'altra richiesta dei Sindaci di trasferire allo Stato la competenza in materia di minori stranieri "i Comuni fanno bene questo lavoro è una funzione che si inserisce nel welfare territoriale più ampio, è giusto che resti collocata all'interno delle amministrazioni territoriali". E bravo Ministro! Non ero al corrente di questa sua vena "autonomista" ma va bene lo stesso. Lasciamo per ultimo il "Piantedosi-pensiero" in materia di sicurezza: " la politica deve parlare attraverso i binari di termini forti per lanciare dei messaggi importanti, ma registriamo un calo generalizzato dei reati a livello nazionale, quindi anche in Fvg, ma lo stesso non siamo soddisfatti, dobbiamo impegnarci sempre di più". Come dire che è lo stesso ministro dell'Interno a riconoscere che, al di là degli allarmi lanciati quotidianamente da certi media, la situazione della sicurezza non è poi così grave, ma anzi segna precisi segnali di miglioramento. Grazie, Ministro, per averlo ricordato!
VON BRUCK VAL BENE UNA PONTIDA!
Non me ne vogliano i puristi per la "voluta" distorsione in chiave locale della famosa espressione "Parigi val bene una messa" che la storia attribuisce al re Enrico IV di Francia, ugonotto, che per salire al trono di Francia si convertì al cattolicesimo. Ora, pur facendo le debite distinzioni di epoche e contesti, la "calata" in quel di Pontida del prof. avvocato Massimo Campailla (candidato in pole position per diventare il prossimo presidente dell'Autorità di sistema portuale di Trieste) mi ha fatto venire in mente proprio quel celebre episodio. Non me ne voglia l'avvocato Campailla, ma che ci azzecca uno come lui (peraltro in mise sportiva adatta all'occasione) alla festa leghista con tanto di foto con lo stato maggiore friul-giuliano mentre mescola la canonica polenta? La risposta la dà lui stesso al quotidiano locale:"Pontida? Ero a Milano e mi sono fermato per fare quattro chiacchiere con alcune persone...Sono a disposizione perché, arrivato a sessant'anni, credo sia giusto offrire la mia competenza per la collettività. Ma il pallino del gioco è in mano ad altri e, se la mia disponibilità non sarà considerata, continuerò con le mie attività". E bravo professore, forse conscio, a posteriori, di essersi infilato in un gioco più grande di lui e dove, tanto per essere chiari, la sua mossa, letta come un evidente "captatio benevolentiae" verso la Lega, non è che abbia fatto fare salti di gioia né nel centrodestra, né, tantomeno, nel centrosinistra. I giochi per intanto si allungano anche se da Palazzo, nell'entourage di un governatore Fedriga che sull'argomento ha tenuto sempre un profilo molto basso, filtrano indiscrezioni su una scelta che verrà fatta nei prossimi giorni, entro la fatidica data del 30 settembre. Ne riparlerò a tempo debito, anche se, in tutta sincerità, non mi pare che i tempi siano ancora maturi per questa scelta, reclamata a gran voce dalla comunità portuale cittadina a fronte di una situazione sempre più critica e problematica.
TOM ZELENOVIC SI PRESENTA: IL VOLTO NUOVO DELLA TRIESTINA
Nel mentre sul campo i ragazzi di mister Marino stanno cercando di fare il possibile per dare un senso a questa stagione davvero impossibile (in questo momento sono 12 i punti di penalità da recuperare!), ecco che la società ha, finalmente, un nuovo volto con un consiglio di amministrazione in cui compaiono il presidente Tom Zelenovic (americano di origine croate) e due consiglieri, l'americano Olivier Centner e il candese Marco Margiotta, espressione dei nuovi investitori nel fondo Lbk (che detiene la proprietà della società), ovvero House of Doge, braccio operativo del colosso delle criptovalute Dogecoin Foundation. Scarne ma significative le prime parole rilasciate alla stampa dal nuovo presidente Zelenovic: "Non voglio fare promesse, vogliamo riguadagnare la fiducia di piazza e tifosi non con le parole, ma con i fatti. Al momento posso solo dire che cariche e ruoli saranno rivestiti dalle persone più adatte, persone che garantiscano massima professionalità e impegno e prendano decisioni responsabili.Speriamo di salvarci, ma nel caso di serie D non cambierà la presenza del nuovo board e la valenza del nostro investimento a Trieste, che non ha valenza solo per il club, ma anche per la città e la comunità, qualsiasi cosa succeda in campo". Sin qui le parole del presidente che appaiono mosse dai migliori intendimenti. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, anche perché, risolta la situazione finanziaria, è assolutamente prioritario recuperare il rapporto con la tifoseria per riempire il Rocco e per sostenere i ragazzi rossoalabardati nella lotta per una difficilissima salvezza.
Mauro Zinnanti
Parole chiave: Primo piano, Trieste
