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Ambiente: Scoccimarro, Trieste centro permanente difesa Mare Adriatico

"Oggi si conclude la prima parte di un percorso che però l'Amministrazione regionale vuole portare avanti anche nei prossimi anni. È palese che le tematiche ambientali non abbiano confini e riguardino gli Stati e i territori a noi vicini. Eventuali criticità possono essere risolte, infatti, solo con un approccio transnazionale. Per questo nel pr...
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"Oggi si conclude la prima parte di un
percorso che però l'Amministrazione regionale vuole portare
avanti anche nei prossimi anni. È palese che le tematiche
ambientali non abbiano confini e riguardino gli Stati e i
territori a noi vicini. Eventuali criticità possono essere
risolte, infatti, solo con un approccio transnazionale. Per
questo nel prossimo futuro continuerà il dialogo con il Governo
nazionale, in particolare con i ministri Pichetto Fratin e
Musumeci per far diventare questo progetto permanente e Trieste
cuore di questa ambiziosa e lungimirante iniziativa".

Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore alla Difesa
dell'ambiente Fabio Scoccimarro portando i saluti del governatore
Massimiliano Fedriga alla conferenza conclusiva di Namirs (North
Adriatic maritime incident response system), il progetto
Italia-Slovenia-Croazia, coordinato dall'Iniziativa centro
europea (Ince-Cei) e promosso in collaborazione con la Regione
Friuli Venezia Giulia.

Al centro del meeting la realizzazione di un protocollo di primo
intervento per affrontare al meglio incidenti ambientali
potenzialmente disastrosi che possono verificarsi nell'Adriatico
settentrionale: sversamenti di sostanze tossiche, fuoriuscite di
idrocarburi, incendi e altre situazioni emergenziali.

"Quello coordinato brillantemente dall'Ince-Cei è stato un lavoro
particolarmente ambizioso - ha sottolineato Scoccimarro -. Grazie
alla sinergia internazionale sono state analizzate le modalità
per fronteggiare problemi che, proprio per la loro rarità,
richiedono un'adeguata preparazione e precise procedure
operative".

"Se il mare può trasformarsi nel teatro di un disastro
ambientale, lo stesso mare può altresì unirci nelle importanti
attività di prevenzione. Ecco perché - ha aggiunto l'assessore -
esercitazioni come quella dello scorso 20 novembre, alla quale
abbiamo assistito, sono la dimostrazione concreta di quanto la
cooperazione transfrontaliera sia necessaria per affrontare
potenziali sfide che dovessero interessare l'Adriatico".

"La capacità di garantire risposte immediate a problematiche
comuni è un punto di incontro fondamentale tra il Friuli Venezia
Giulia e tutti gli altri enti e soggetti coinvolti. Per questo -
ha concluso l'esponente della Giunta Fedriga - stiamo lavorando
in particolare con i Ministeri dell'Ambiente e della Protezione
civile e le Politiche del mare al fine di allargare l'adesione a
questo progetto ad altre realtà interessate direttamente alla
sicurezza del nostro mare, coinvolgendo anche altre Regioni
italiane della sponda adriatica".

Parole chiave: Trieste