Vertice Rixi, Cisint su nautica e portualità a margine del forum “Risorse Mare”
Visto il finanziamento di Roma da 35 milioni per lo sviluppo ferroviario e l’implementazione delle connessioni di elettrificazione, “abbiamo valutato i risultati e le prospettive future” spiega il sindaco Cisint, “a fronte del piano regolatore approvato seguiamo con grande interesse la prospettiva di investimento sulle nuove possibili banchine come anche sulla necessità di massimizzare il valore dell’investimento ferroviario, non prima però di aver dato maggior efficacia al servizio esistente”.
Il vice ministro ha confermato che molte sono le questioni da affrontare per evitare di “cedere il passo” alle portualità di altri paesi ora avvantaggiate da alcune norme europee penalizzanti e per valorizzare il porto di Monfalcone.
“La direttiva Ue che ha inserito il trasporto marittimo nel sistema di scambio di quote di emissione, Emission trading system (Ets)” rileva il vice ministro Rixi “penalizzerà i porti europei del Mediterrano a vantaggio degli scali africani di Tanger Med e Port Said. Rischiamo di perdere un altro pezzo di catena logistica, di non controllare determinati processi e soprattutto di avere una variabilità tale degli schemi che gli investimenti che abbiamo fatto sarebbero soldi buttati via".
Il porto di Monfalcone vede “l’intero sistema sempre più in crescita. Basti pensare che nel primo trimestre di quest’anno, il Porto di Monfalcone ha registrato una movimentazione complessiva di 1.004.918 tonnellate di merci, con un incremento del +22,49% sul corrispondente periodo del 2022 mentre sulla movimentazione ferroviaria - sempre nel primo trimestre - sono stati movimentati 562 treni, assicurandoci una crescita del +63,37% rispetto al primo trimestre del 2022”, nelle parole di Cisint.
Crescita che aumenta di anno in anno, facendosi forte degli investimenti che convergono sulle potenzialità dello scalo: già nel 2022 infatti il porto di Monfalcone aveva registrato una crescita pari al +17,22%, con una movimentazione complessiva di 3.844.489 tonnellate, registrando +564.656 tonnellate rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno anche il comparto veicoli commerciali aveva segnato un aumento del +18,23% con 83.666 mezzi transitati e anche il settore contenitori si era chiuso più che in positivo, con un incremento del +31,35% parti a 1.961 TEU movimentati.
Gli investimenti concessi “si sommano ai 20 milioni per il potenziamento del sistema ferroviario che consentirà di creare una ancora più grande capacità ferroviaria, ed ai 7 milioni già stanziati più i 15 milioni di fondi FIAR destinati al cold ironing - l’elettrificazione delle banchine - in un ulteriore incentivo per la sosta delle navi, e quindi l’aumento di traffici, nel nostro porto”.