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UIL FVG: tagli contributivi, temiamo 'tegola' a inizio 2024. Zorn: “La misura deve diventare definitiva e accompagnata da taglio su Irpef”

“Il taglio ai contributi approvato dal governo è un segnale positivo, ma è pur sempre solo un segnale se non diviene strutturale. Il governo dà con due mani ai redditi più bassi, ma con una mano prende indietro, poiché l’importo in più che i lavoratori si trovano in busta paga fa aumentare l’imponibile Irpef. Quindi se s...
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“Il taglio ai contributi approvato dal governo è un segnale positivo, ma è pur sempre solo un segnale se non diviene strutturale. Il governo dà con due mani ai redditi più bassi, ma con una mano prende indietro, poiché l’importo in più che i lavoratori si trovano in busta paga fa aumentare l’imponibile Irpef. Quindi se si vuole veramente aiutare le lavoratrici e i lavoratori più fragili, non solo la misura va resa permanente (scade il 31 dicembre prossimo), ma va accompagnata con un opportuno taglio dell’Irpef, per rendere pienamente fruibile il taglio contributivo”. E’ il commento del segretario generale UIL Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, allo sconto contributivo inserito nel decreto Lavoro.
   Tuttavia la UIL regionale chiede che venga fatta chiarezza nell’azione del governo a favore delle lavoratrici e lavoratori, in vista di una fine dell’anno che non concede spazio all’ottimismo. “Il mese di maggio segna un -3,7% rispetto al maggio 2022 della produzione industriale, quarto mese di fila, proseguendo il calo iniziato nell’autunno dell’anno scorso – continua Zorn –; ad autunno finirà il ‘boost’ occupazionale dato dalla stagione turistica; il governo è pericolosamente bloccato sia sulla realizzazione sia sul riscatto delle tranche dei finanziamenti del Pnrr; la finanziaria di fine anno parte con un debito di 9-10 miliardi che riguarda proprio la copertura della misura del taglio contributivo poiché bisogna tenere in equilibrio il sistema Inps, e promette di essere ‘lacrime e sangue’; infine da gennaio tornerà il Patto di stabilità dell’Ue probabilmente con un nuovo limite nel rapporto indebitamento-Pil. Se il governo non darà priorità al lavoro, mettendo al sicuro il recente taglio contributivo, accompagnato da un taglio Irpef su salari e pensioni, a gennaio, invece del sostegno, i cittadini rischiano di ricevere una pesante ‘tegola’”, conclude il segretario regionale UIL. 
Parole chiave: Trieste