A Trieste Memorie nel marmo, viaggio fotografico nei sette cimiteri di Trieste
Domenica 25 giugno alle ore 10.00 e alle ore 11.30, presso la Sala “Attilio Selva” di Palazzo Gopcevich, avranno luogo le visite guidate della mostra «Memorie nel marmo», con il curatore Luca Bellocchi, proposte in collaborazione con Agricola Monte San Pantaleone, nell'ambito della manifestazione «In primavera a Trieste».
Promossa dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, e realizzata dal Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi – Musei Storici e Artistici, la mostra – inaugurata lo scorso 21 aprile - è un viaggio fotografico nei sette cimiteri di Trieste attraverso i volti dei personaggi cardine dell’emporio ottocentesco e novecentesco.
Le immagini di Marino Ierman e i testi di Luca Bellocchi conducono il visitatore alla scoperta di viali, statue, allegorie, mausolei e iscrizioni che danno vita a un reticolo artistico, storico, sociale, etnografico di straordinaria importanza per riscoprire un recente passato.
«Memorie nel marmo» è anche un volume in cui l’obiettivo di Marino Ierman cattura le diverse atmosfere trasmesse dai sette cimiteri facendo risaltare l’opera degli artisti che realizzarono il mosaico multireligioso, multietnico e multiculturale che oggi possiamo ammirare. Luca Bellocchi indaga e svela successi della rampante borghesia dei secoli scorsi attraverso la volontà di celebrarne gesta e memorie che scatenò una vera e propria caccia allo scultore. Inizialmente erano foresti: lombardi, veneti, viennesi, piemontesi, genovesi o dalmati, ma in seguito, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, anche gli artisti locali si ritagliarono un ruolo di spicco nella statuaria pubblica e in quella funebre dando così risalto al carattere peculiare di queste terre di frontiera.
La mostra resterà aperta fino a domenica 16 luglio 2023, da martedì a domenica, dalle 10 alle 17, con ingresso gratuito.
«Memorie nel marmo» mostra come le differenze nelle pratiche religiose, nei vincoli delle diverse confessioni e negli elementi tradizionali si integrino con scelte, in alcuni casi, molto simili: dimensioni, forme, tipologie artistiche e quelle architettonico/costruttive, pur nelle diverse inclinazioni, rispecchiano un linguaggio comune che venne interpretato tanto dagli artisti quanto dai progettisti dei secoli scorsi. Il variopinto insieme che si viene a creare si fa emblema del carattere vivo e dinamico di una città in piena ascesa e pronta a cimentarsi nelle sfide che la collocheranno, prepotentemente, tra i protagonisti della nuova economia mondiale del XIX e del XX secolo.
Luca Bellocchi da anni si occupa di attività legate alla didattica e alla ricerca e della curatela di mostre; ha tenuto laboratori e lezioni presso l'Università degli Studi di Trieste, presso l'Università del Litorale di Capodistria e presso l'Università della Terza Età Danilo Dobrina. Vive a Trieste, è insegnante di lettere nella scuola secondaria, collabora con alcune prestigiose istituzioni museali in Italia e all’estero e coltiva una smodata passione per i temi dell’Ottocento triestino, in particolare per quelli relativi alla scultura. Nel 2016 ha pubblicato «All'ombra de' cipressi e dentro l'urne. I cimiteri di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume».
Marino Ierman è fotografo professionista e allestitore presso i Civici Musei di Storia ed Arte del Comune di Trieste. Storico marionettista dei Piccoli di Podrecca, ama il teatro, l’arte, il mare e la sua città, Trieste: passioni che traspaiono nel suo modo di fotografare. Collabora con istituzioni culturali pubbliche e private, anche internazionali. Svolge attività di docenza e tirocinio per studenti di scuole superiori e universitari. Oltre agli scatti dedicati al mondo industriale e della pubblicità, meritano particolare attenzione le campagne fotografiche dedicate al mondo dell’arte. I suoi lavori sono stati pubblicati in oltre 1000 cataloghi di mostre e musei italiani ed esteri, ha allestito oltre 300 mostre e svariati musei.
Info: sala Attilio Selva, palazzo Gopcevich, via Rossini 4, tel. 040 675 4068, www.triestecultura.it