Il colonnello Carrozzo incontra il presidente del Consiglio regionale Bordin: "Microcriminalità in aumento"
Incontro tra il colonnello Mauro Carrozzo, comandante dei carabinieri della provincia di Trieste da settembre 2021, e il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, per uno scambio di saluti tra vertici delle istituzioni.
Rispetto alle situazioni delinquenziali a cui era abituato durante la sua permanenza in Sicilia, il colonnello Carrozzo, originario del Bergamasco sebbene figlio di salentini, riconosce nel capoluogo regionale una realtà più tranquilla, "anche se ultimamente la microcriminalità è in aumento, probabilmente perchè la crescita economica, se da un lato porta maggiore benessere, dall'altro significa un territorio più attenzionato da parte di coloro i quali non rispettano le regole".
Sollecitato dal presidente Bordin, il comandante ha affrontato anche il discorso dell'immigrazione clandestina "competenza esclusiva della Polizia di Stato, mentre i miei uomini fanno servizi di controllo del territorio come retro-valico, ad esempio fermare o arrestare i passeur, identificare gli immigrati e portarli, appunto, in questura. Ma il problema è internazionale perchè anche le situazioni di instabilità politica che si
registrano in Africa piuttosto che in Medio Oriente sono conseguenti a decisioni della Russia e della Cina. Nella primavera del '22, il flusso migratorio qui registrava numeri abbastanza contenuti perchè la Turchia non li faceva passare. Ma nel momento in cui ha aperto i suoi confini, sono arrivati in massa".
Quanto ai reati commessi dagli immigrati clandestini, per Carrozzo "sono dovuti più a singoli stati di ubriachezza che a
volontà di delinquere".
Il comando del colonnello si traduce in un Reparto operativo da cui dipendono un Nucleo informativo e un Nucleo investigativo, oltre a due Compagnie, da cui dipendono 16 Stazioni e una Tenenza a Muggia. Il suo desiderio è poter garantire alla popolazione ciò che questa più chiede, ovvero un servizio di pronto intervento il più celere possibile nella risposta alla chiamata.
Al momento del commiato, Bordin, dopo aver sottolineato l'aspetto dei sacrifici e delle rinunce familiari a cui vanno incontro i militari di carriera come il comandante Carrozzo, gli ha donato una cravatta con lo stemma del Consiglio regionale scherzando sul fatto che, così, si ricorderà del loro incontro anche quando non indosser più la divisa, mentre il colonello ha donato al presidente un libro che racconta il legame tra i carabinieri e Trieste dal 1918 al 1954, quando, il 26 ottobre di quell'anno,mfurono proprio uomini dell'Arma ad entrare tra i primi nella
città liberata.