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Parco del Carso: nessuna strage di alberi

Nel parco del Carso a Monfalcone, in particolare nella zona retrostante la Rocca, si stanno realizzando da settimane degli interventi che prevedono il taglio di una quantità ampia di alberi. Si tratta del “progetto di miglioramento selviculturale del comprensorio forestale del parco comunale del Carso Monfalconese” che riguarda quasi ...
 |  Francesco Tremul  |  Notizie

Nel parco del Carso a Monfalcone, in particolare nella zona retrostante la Rocca, si stanno realizzando da settimane degli interventi che prevedono il taglio di una quantità ampia di alberi.

Si tratta del “progetto di miglioramento selviculturale del comprensorio forestale del parco comunale del Carso Monfalconese” che riguarda quasi 10 km di strade forestali e sentieri lungo cui, 25 metri per parte, sono stati effettuati degli intensi diradamenti del pino nero. L’intervento su 57 ettari circa di territorio, finanziato con un contributo regionale pari a 199mila €, dovrebbe terminare entro metà febbraio. 

Gli obiettivi dell’intervento sono il miglioramento selviculturale per favorire la boscaglia carsica autoctona e la messa in sicurezza a fini antincendio.

Nei prossimi anni, infatti, è molto probabile che si possano scatenare sul Carso incendi catastrofici nei boschi a prevalenza di pino nero, specie alloctona utilizzata sia dall’impero austroungarico a partire dalla metà dell’800 e poi dall’Italia fino agli anni Sessanta.

Queste piante erano state usate per il rimboschimento e la formazione di un suolo humico sulle pietraie aride rese tali da secoli di sovrapascolamento. Esaurito tale compito sarebbero dovute essere progressivamente eliminate per permettere la ricostituzione della tipica e resiliente boscaglia di roverelle, carpini neri e ornielli.

Adesso con l’aumento della temperatura e della siccità estiva i pini neri possono diventare facile preda di incendi che potrebbero diffondersi anche alla boscaglia carsica di latifoglie tipiche, causando una vera devastazione.

L'evoluzione del bosco però andrebbe controllata costantemente: la crescita incontrollata di rovi e dello scotano, infatti, può veicolare gli incendi anche oltre le strade forestali peggio del pino nero...