Al via nel Golfo di Panzano i monitoraggi sul progetto riguardante le fanerogame marine
Da lunedì a giovedì l'area del Golfo di Panzano sarà interessata da una serie di monitoraggi e rilievi legati alla situazione delle fanerogame e al ripopolamento della fauna ittica nell’ambito del progetto europeo denominato BiopressAdria di cui il Comune di Monfalcone è capofila.
A eseguire l’attività saranno le cooperative Selc e GreenSea, due società specializzate in questo tipo di operazioni e che dispongono di personale esperto e di attrezzature altamente sofisticate per la ricognizione in profondità delle acque e dei fondali. In questo modo si andrà a verificare l’efficacia del l’intervento, avviato nel 2022 sempre attraverso finanziamenti comunitari, per allargare l’efficacia dei risultati anche ai fini dell’arricchimento ittico in un contesto nel quale l’azione del passato ha ridotto le relative colonie di pesci, in alcuni casi anche di specie rare.
“Si tratta - rileva l’assessore all’Economia del mare, Anna Maria Cisint - di un’azione che è diventata un esempio virtuoso in Europa per preservare e migliorare lo stato di conservazione delle praterie di posidonia che svolgono un ruolo eco-sistemico fondamentale. Anzitutto, avendo radici molto profonde esse frenano l’erosione costiera a cui va soggetto d’inverno il nostro litorale. Nel contempo costituiscono l’ambiente perfetto per il ripopolamento marino. Nell’Alto Adriatico si è assistito negli ultimi anni alla scomparsa di importanti habitat, fatta eccezione per piccoli popolamenti residuali nel nostro territorio dove è rimasto l’ultimo popolamento di Fucus, che un tempo si trovava su tutti i substrati rocciosi della costa, e del grande mollusco Pinna nobilis. La piantumazione di fanerogame costituisce l’incubatore ideale per invertire la tendenza alla desertificazione ittica”.
I test forniranno quindi indicazioni molto importanti a questo fine. Essi, inoltre, assumono rilievo per il fatto che il Comune di Monfalcone è partner anche di un ulteriore progetto che si propone di estendere queste pratiche in cinque diversi Paesi del Mediterraneo e la banca-dati legata alla situazione di Panzano potrà essere un utile riferimento anche in questa prospettiva. Il progetto BiopressAadria è stato finanziato dall’Unione Europea per oltre 2 milioni di euro. I primi risultati saranno presentati in occasione dello stand che sarà realizzato a ottobre a Trieste durante la Barcolana.