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“La versione della Signora Crisantemo”

Domenica 12 dicembre 2021 alle ore 17.30, nell’ambito della rassegna “Una luce sempre accesa” del Comune di Trieste, in Sala Luttazzi – Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste va in scena “La versione della Signora Crisantemo”, spettacolo teatral-musicale realizzato sulla base di testi scritti, liberamente tradotti e selezionati da Giovanna Co...
 |  Redazione de il Meridiano  |  Spettacoli

Domenica 12 dicembre 2021 alle ore 17.30, nell’ambito della rassegna “Una luce sempre accesa” del Comune di Trieste, in Sala Luttazzi – Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste va in scena “La versione della Signora Crisantemo”, spettacolo teatral-musicale realizzato sulla base di testi scritti, liberamente tradotti e selezionati da Giovanna Coen. A interpretare i personaggi protagonisti della vicenda saranno gli attori Marzia Postogna (sua anche la regia) e Gualtiero Giorgini, Michele Marolla nel ruolo del narratore e Corrado Gulin al pianoforte, mentre l’organizzazione è a cura dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG.

 

Nella seconda metà dell’Ottocento esplose in Occidente una vera e propria mania per tutto ciò che era esotico. Affascinavano in particolare i racconti, i costumi e le tradizioni del lontano Oriente. Giacomo Puccini compose l’opera “Madama Butterfly” traendo ispirazione dalla storia, scritta da Louis Marie-Julien Viaud (in arte Pierre Loti), delle vicende della Signora Crisantemo, Kiku-san in giapponese, diventata molto famosa quando in Francia, nel 1887, venne edito il diario del primo viaggio in Giappone del Loti, a quel tempo ufficiale della Marina francese. A questo seguiranno poi altri quattro viaggi, l’ultimo dei quali avrà luogo nel 1901.  

L’ossessione per questo lontano paese assumerà proporzioni straordinarie e il fenomeno prenderà il nome di “giapponismo”, dove, alla curiosità per un paese quasi sconosciuto, si aggiungerà l’immagine, spesso fantastica, che l’Occidente aveva delle isole nipponiche.  La passione sarà talmente forte che entrerà in tutti i campi dell’arte e del costume. Il diario di Loti otterrà un enorme successo, e non solo in Francia.

Nel frattempo, nel 1876, Félix Élie Régamey, fine illustratore francese, visita il Giappone e ne rimane affascinato. Nel leggere lo scritto di Loti rimane indignato e decide di scrivere a sua volta un diario, dando però voce in prima persona proprio alla Signora Crisantemo. Ne scaturisce una testimonianza che si discosta dall’immaginario collettivo: una potente immagine che mette in evidenza gli effetti corruttivi dell’imperialismo.

Nell’interpretazione scenica di Marzia Postogna e Gualtiero Giorgini, in una sorta di dialogo a distanza, vanno a delinearsi vari temi: dalla condizione della donna nell’800 al fenomeno dell’“esotico immaginario”. Emerge prepotentemente la diversità, vissuta come forma di discriminazione - ma anche come valore e opportunità di arricchimento - derivante dall’intreccio di questi due diari: quello di Pierre Loti, “Madame Chrysanthème” e quello di Régemey/Kiku-san “Le Cahier Rose de Madame Chrysantème”. Una storia di fine ‘800 che ripropone temi di sconcertante attualità.

Corrado Gulin alle tastiere propone musiche dell’epoca, ricrea atmosfere, sottolinea i momenti con sonorità esotiche.

Per le disposizioni anti-Covid alla sala Luttazzi sarà possibile accedere solo con Green pass e indossando la mascherina. I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili presso Ticket Point di Trieste - Corso Italia, 6 ufficio in piano e online sul sito www.biglietteria.ticketpoint-trieste.it, oppure da un’ora prima dello spettacolo direttamente alla Sala Luttazzi.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 3404738010.

Parole chiave: Trieste