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La stagione del Rossetti

Un totale di 80 titoli, con 19 produzioni firmate dal Teatro Stabile regionale che toccheranno oltre 70 città italiane. S’inaugura l’intera attività il prossimo 11 ottobre alle ore 20.30 con la prima de “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, con Franco Branciaroli, Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio e una numerosa compagnia diretta da P...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Spettacoli

Un totale di 80 titoli, con 19 produzioni firmate dal Teatro Stabile regionale che toccheranno oltre 70 città italiane.

S’inaugura l’intera attività il prossimo 11 ottobre alle ore 20.30 con la prima de “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, con Franco Branciaroli, Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio e una numerosa compagnia diretta da Paolo Valerio. Il cartellone racchiude titoli emozionanti e nomi di assoluto livello, da Peter Stein ad Alessandro Serra, a Davide Livermore per la regia, e fra gli attori maestri come Glauco Mauri, stelle come Andrea Jonasson, Maddalena Crippa, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, grandi interpreti come Silvio Orlando, ma anche i migliori delle ultime generazioni, da Lino Guanciale a Lodo Guenzi, a Lucia Lavia. Repliche fino al 16 ottobre lo spettacolo di domenica 16 ottobre  è pomeridiano, alle ore 16.00.

La Sala Bartoli, per tradizione e con la sua struttura raccolta ed essenziale, identifica invece la proposta fresca e curiosa che intreccia la nuova drammaturgia, le evoluzioni più innovative della scena, le contaminazioni espressive. Linee che faranno da fil rouge fra i 24 appuntamenti della Stagione della Sala Bartoli.

Vi saranno programmati i lavori di compagnie di ricerca apprezzate come Anagoor che ritorna con “Ecloga XI” sofisticato omaggio alla poesia di Andrea Zanzotto, Carrozzeria Orfeo che in “Stupida Show” affronta temi odierni e scorretti nella forma della Stand up Comedy, i giovani ispirati artisti del Gruppo della Creta che propongono il dittico “La regola dei giochi”, oppure la Piccola Compagnia della Magnolia che riflette su dinamiche di sopraffazione intrecciando video alla drammaturgia di Fabrizio Sinisi.

Fra le coproduzioni figurano il Teatro dei Borgia con la trilogia “La città dei miti” e Accademia della Follia che celebra il proprio trentennale con “Noi sappiamo i nomi”. La drammaturgia dell’autore vivente è al centro di questo cartellone ed è declinata nelle più varie accezioni: nelle produzioni “Svevo” e “Joyce” Mauro Covacich incrocia teatro, giacimenti culturali del territorio e grande letteratura, così come fa, con una formula diversa e contaminata, Leonardo Petrillo evocando in “Pasolini/Pound. Odi et amo” lo storico incontro-intervista fra il “poeta emarginato” e l’intellettuale più eretico del comunismo.

Ma la letteratura ispira la drammaturgia anche ne “La luna e i falò” da Cesare Pavese con Andrea Bosca e “La vita al contrario” da Francis Scott Fitzgerald con Giorgio Lupano. Sperimentare significa anche creare sul palcoscenico stimolanti crossing: fra il teatro e lo sport – e un intrigante lavoro di suono e proiezioni – nella produzione “Il muro trasparente” di e con Paolo Valerio; con il mondo dell’illustrazione – del triestino Jan Sedmak – per “Grand Hotel Nostalgia” di Francesco Chiamulera; con il trasformismo in “Tutto sua madre” che affronta in modo leggero argomenti delicati come i condizionamenti familiari e l’identità di genere. “Barbablù” riflette sul femminicidio attraverso il canto dell’attore-cantastorie Mario Incudine che la regia di Moni Ovadia valorizza; ne “Il dio bambino” Fabio Troiano affronta il tema della maturazione di un uomo nei termini del teatro-canzone gaberiano, Glauco Venier fa omaggio attraverso jazz e danza a Pasolini in “Pier Paolo Suite”. L’ancestrale intensità del linguaggio del corpo è strumento creativo per “Satiri” del pluripremiato Virgilio Sieni, su musiche di Bach eseguite dal vivo. La drammaturgia pura scava invece in dolorosi e attuali tabù in “Dentro” di Giuliana Musso, e nelle parabole esistenziali di Daniela Giovanetti e Alvia Reale protagoniste di “Cuòre: sostantivo maschile”. La lezione della Storia vive invece nelle produzioni “Le cure di bellezza dell’imperatrice Sissi” di Roberto Cavosi e “Comandante ad Auschwitz” con Riccardo Maranzana.

Tante altre le proposte: concerti pop, appuntamenti musicali, recital comici. Un ventaglio che si incrementa nel corso della stagione, ad oggi sono già annunciati titoli interessanti, a partire dalla presenza al Rossetti di Checco Zalone con “Amore + IVA”; dal ritorno del “Notre Dame de Paris” nell’edizione del ventennale. Ci sarà poi l’incursione nel mondo pittorico di Marco Goldin con “Gli ultimi giorni di Van Gogh”; lo straordinario appuntamento di capodanno con i migliori artisti internazionali di nuovo circo “TILT”, ben due momenti dedicati al gospel con il Soweto Gospel Choir e l’ Harlem Gospel Choir.

A inizio anno andrà in scena un nuovo “Galà Daniela Barcellona” serata di musica raffinatissima con l’eccellente mezzosoprano, stella acclamata nei maggiori teatri internazionali, che avrà anche scopo di beneficenza.

Infine i concerti pop: fra le star già annunciate figurano Gianna Nannini ed Ermal Meta, oltre a un tributo agli Abba con “Abba Symphonic” e “Brit Floyd” omaggio alla famosa band.

Tutte le info sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it

Parole chiave: Trieste