Cinemanordest al giardino pubblico
Nell'ambito della manifestazione “Trieste Estate 2022”, promossa dal Comune di Trieste a beneficio di chi resta in città e dei numerosi turisti che giungono in visita, ritorna anche quest'anno il cinema all'aperto, nella cornice dell’arena estiva del Giardino Pubblico Muzio de Tommasini (ingresso lato Via Giulia / largo Tomizza).
Nelle serate da domenica 10 a giovedì 14 luglio, sempre con inizio alle ore 21 e a ingresso libero, il cartellone presenta la rassegna “#cinemanordest”, organizzata dall'associazione Casa del Cinema di Trieste. Il cinema del Nordest, girato, prodotto e ambientato tra i luoghi, le genti e le culture Tre Venezie, da sempre al centro di incontri e proiezioni organizzate dalle associazioni di cultura cinematografica triestine, è il focus di questa mini-rassegna estiva, il cui programma propone quattro cinque titoli rappresentativi della produzione più recente.
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il ciclo comincia domenica 10 luglio con il film vincitore del David di Donatello come miglior opera prima “Piccolo Corpo” (Italia, Slovenia, 2021, 89’) della regista triestina Laura Samani, che sarà presente alla proiezione. In una piccola isola del nord est italiano, in un inverno agli inizi del '900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. Secondo la tradizione cattolica, l’anima della bambina è condannata al Limbo. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli: decide così di intraprendere il viaggio, nel corso del quale incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla. Prodotto dalla società friulana Nefertiti Film, con protagoniste Celeste Cescutti e Ondina Quadri, “Piccolo corpo” è stato realizzato con il sostegno del Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e della FVG Film Commission.
La rassegna prosegue lunedì 11 luglio con “Welcome Venice” (Italia, 2021, 100’) di Andrea Segre, interpretato da Paolo Pierobon, Andrea Pennacchi, Roberto Citran, Ottavia Piccolo, Un film, come racconta il regista, “immerso nelle calli e nelle acque di una Venezia che si sente scomparire, che non sa dove andare, ma trova ancora la forza di esistere e di parlare, a sé e al mondo”. Pietro e Alvise sono i due eredi di una famiglia di pescatori della Giudecca, l'isola più popolare di Venezia. Si scontrano nel cuore della trasformazione inarrestabile che sta cambiando la vita e l’identità di Venezia e della sua gente: l’impatto sempre più profondo del turismo globale ha modificato il rapporto stesso tra città e cittadini, tra casa e vita e la pandemia ha reso ancora più evidente questa crisi.
Nella serata di martedì 12 luglio sarà proiettato “Comedians” (Italia, 2021, 96’) del regista premio Oscar Gabriele Salvatores, film corale girato a Trieste con un cast composto da Ale e Franz, Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa, Christian De Sica. Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c'è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l'ultima. Ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?
Nella serata di mercoledì 13 luglio spazio al cinema documentaristico, con “L'ultimo calore d'acciaio” (Italia, 2021, 57’) di Diego Cenetiempo e Francesco De Filippo, alla presenza degli autori. Incentrato attorno alla storia della Ferriera, il famoso impianto siderurgico di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà, il docu-film racconta la trasformazione dall’industria pesante alla logistica gestita da sistemi digitali, si svolge nell’arco di una giornata e si dipana lungo un itinerario poetico e di forti suggestioni, con attenzione al rapporto uomo-macchina, intervallato dalle testimonianze degli operai, degli altri protagonisti della trasformazione e di esperti del settore.
Serata conclusiva giovedì 14 luglio con “Non odiare” (Italia, 2020, 96’), film d’esordio di Mauro Mancini che sarà proiettato alla presenza del regista. Il film racconta una storia ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche, e ha per interpreti principali Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco e Luka Zunic. Simone Segre, un affermato chirurgo di origine ebraica, si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale, ma quando scopre sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell'uomo: Marica, la figlia maggiore; Marcello, adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare. Girato a Trieste, è il primo film ad aver portato un set cinematografico all’interno della Sinagoga.