Il Genio di Gershwin - da Broadway alla Rhapsody In Blue
La Trieste Early Jazz Orchestra, con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l'Associazione Culturale Multimusica e l'Associazione Rodolfo Lipizer, presenta il “Progetto Gershwin” - dedicato al grande compositore di capolavori senza tempo come “Rhapsody In Blue” - che mette in luce il genio del compositore americano.
Dopo le prime date lo spettacolo farà tappa il 18 febbraio 2022 alle ore 20.30 al Kulturni Center Lojze Bratuz (www.centerbratuz.org) di Gorizia nell'ambito della Stagione Concertistica “Elena Lipizer” a cura dell'Associazione Culturale "Rodolfo Lipizer" (www.lipizer.it).
Prevendite presso Associazione Culturale “R. Lipizer” onlus (via don G. Bosco 91, Gorizia tel. 0481/547863), TicketPoint Trieste (Corso Italia 6/C, tel. 040/3498276) e sul circuito VivaTicket (www.vivaticket.com).
Il concerto di Gorizia sarà visibile in diretta streaming sulla pagina facebook della Trieste Early Jazz Orchestra (https://www.facebook.com/tejorch) con inizio alle ore 20:30.
“Nella prima parte del concerto - spiega il direttore artistico, M° Livio Laurenti - vengono eseguite alcune delle più belle canzoni tratti dai musical di Broadway, interpretate da Paolo Venier, crooner dalla voce suadente e di grande esperienza. La seconda parte è dedicata invece alla “Rhapsody”, nell'arrangiamento originale del 1924 riveduto dal compositore triestino Tom Hmeljak. Al pianoforte solista troviamo Giulio Scaramella, giovane pluripremiato pianista goriziano di matrice classica, dal bellissimo tocco. Dirige Petar Matosevic, giovane croato diplomato in direzione d'orchestra al conservatorio “G. Tartini” di Trieste che vanta già una notevole esperienza”.
“La versione della “Rhapsody” che presentiamo - rivela ancora Laurenti - è una vera chicca. La “Rhapsody” fu scritta da Gershwin, nel 1924, per pianoforte solista con l'accompagnamento di un secondo piano. A quell'epoca, Gershwin non era ancora diventato un abile orchestratore e tale incarico fu affidato a Ferde Grofé, pianista dell'orchestra di Paul Whiteman, che eseguì la prima il 12 febbraio 1924 all'Aeolian Hall di New York con un organico jazz allargato. Nel 1940 seguì un nuovo arrangiamento per grande orchestra sinfonica che è quello che siamo usi sentire nelle sale da concerto. Ma è questo, quello del 1924, che meglio rispecchia le intenzioni di Gershwin. Si tratta quindi di un evento eccezionale, anche perché l'arrangiamento è stato rivisto dal compositore triestino Tom Hmeljak per l'organico strumentale”.
La Trieste Early Jazz Orchestra, fondata da Livio Laurenti nel 2010, è infatti una delle pochissime orchestre del genere oggi attive non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, “complice - osserva Laurenti - il cambiamento delle mode, dei gusti e la maggiore vendibilità di altri generi musicali. Eppure il decennio 1925-1935 è stato uno dei più fecondi della storia del jazz, avendo pavimentato la strada per lo swing ed il bop che seguirono. Riprendere queste musiche non è un'operazione museale, ma l'accensione di un faro moderno su gemme rimaste per troppo tempo nascoste e dimenticate”.