Skip to main content

Ex OPP: fra passato e presente

Apre al pubblico venerdì' 11 febbraio alle ore 18:00 nella sala Umberto Veruda del Comune di Trieste, in Piazza Piccola 2, la mostra fotografica “Ex OPP: fra passato e presente” a cura di Paola Barbuti e Fosca Pollastrelli. L'idea di questa mostra a quattro mani è nata pensando ad un portfolio, il cui fine sarebbe ...
 |  Francesco Tremul  |  Cultura

Apre al pubblico venerdì' 11 febbraio alle ore 18:00 nella sala Umberto Veruda del Comune di Trieste, in Piazza Piccola 2, la mostra fotografica “Ex OPP: fra passato e presente” a cura di Paola Barbuti e Fosca Pollastrelli.

L'idea di questa mostra a quattro mani è nata pensando ad un portfolio, il cui fine sarebbe stato quello di mostrare la profonda dicotomia fra quel passato oscuro, intessuto di sofferenze e dolore, e i giorni nostri.

Fosca Pollastrelli e Paola Barbuti hanno osservato e fotografato con estrema cura tutto quello che esiste ora, e che riporta a un passato di appena 44 anni fa. E’ possibile, ancora, immaginare al di là delle reti di protezione, delle porte chiuse con catene e lucchetti, della vegetazione che avvolge e tende a soffocare pareti, porte e finestre, quale fosse la realtà della vita di allora.

Hanno intravisto una stanza, forse un refettorio, grande, con due enormi finestroni che si affacciano ora su una strada asfaltata. C'è ancora una sedia, gialla, rovesciata a terra, unico elemento che riconduce ad una presenza umana. Ci sono i resti dei bagni, delle docce, perché forse qualche cura consisteva nell'alternanza di bagni caldi/freddi. Oltrepassando la zona delle rovine, e superando solo in parte la sensazione di pietas per quell'umanità calpestata, sono arrivate alla zona "viva", dove si trovano facoltà universitarie con una biblioteca, laboratori e aule. E ancora musei, uffici e ambulatori dell'Azienda per i Servizi sanitari, servizi del Comune, scuole. Sedi di Cooperative Sociali, laboratori creativi e centri di formazione, il teatro dedicato a Franco e Franca Basaglia.

Molti edifici sono rinati a nuova vita, dopo un'eccellente ristrutturazione che ha fortunatamente conservato l'architettura originale, con il colore giallo e le cornici sapientemente restaurate e dipinte come doveva essere in origine. Nel parco ci sono spesso mamme con bambini, qualcuno porta a spasso il cane, studenti che nell’ora di pranzo si siedono sulle panchine del magnifico roseto, per una breve sosta.

Quello che era recintato e chiuso, perché dimora degli invisibili, di coloro che dovevano essere celati al mondo, è diventato uno spazio aperto alla città che se ne è gradualmente riappropriata.

Trieste è nota nel mondo per la legge 180/78, grazie a Franco Basaglia e ai suoi collaboratori, coloro che hanno trasformato l’”individuo malato” in un cittadino del mondo, con diritti e doveri. La nostra città deve essere fiera di essere stata testimone di questo evento storico e sociale, oltre che della rinascita del comprensorio di San Giovanni. La mostra comprende 42 pannelli fotografici a colori e in bianco/nero.

Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'esposizione è visitabile fino al 27 febbraio 2022 con orario feriale e festivo: 10.00-13.00 e 17.00-20.00.

Parole chiave: Trieste