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Visita guidata alla mostra "L'archivio di Alfonso Mottola"

Mercoledì 26 gennaio, alle ore 17:00, nella sala Selva di palazzo Gopcevich, in via Rossini 4 a Trieste, sarà effettuata una visita guidata gratuita della mostra fotografica "L’archivio di Alfonso Mottola nella Fototeca dei Civici Musei dei Storia ed Arte di Trieste. Non solo fotografie” condotta dalla curatrice, Claudia Cole...
 |  Francesco Tremul  |  Cultura

Mercoledì 26 gennaio, alle ore 17:00, nella sala Selva di palazzo Gopcevich, in via Rossini 4 a Trieste, sarà effettuata una visita guidata gratuita della mostra fotografica "L’archivio di Alfonso Mottola nella Fototeca dei Civici Musei dei Storia ed Arte di Trieste. Non solo fotografie” condotta dalla curatrice, Claudia Colecchia.

La produzione fotografica di Mottola, titolare del negozio Foto Astra di via Carducci 10 dal 1951 al 1999, è legata principalmente ai libri pubblicati da solo o in collaborazione con altri autori e copre un arco cronologico compreso tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Ottanta. Il fotografo è amico di Marcello Mascherini, Livio Rosignano, Lojze Spacal, Biagio Marin, Stelio Crise, Carlo Ulcigrai, Romano Boico, Fulvio Tomizza. Le personalità dell’arte, della cultura, della politica sono ritratte dal fotografo con grande maestria ma la stessa cura è evidente nella descrizione di coloro, anonimi, che incontra lungo il suo cammino. Indipendentemente dalla notorietà, i volti hanno in comune il sapore di un’indagine intima, carica di una grande intensità emotiva che rivela la rara capacità di Mottola di guardare con la mente non solo con gli occhi. Lo sguardo di Alfonso Mottola è riuscito a cogliere con grande sensibilità anche l’evoluzione del capoluogo giuliano e del territorio carsico nel tempo. Il racconto per immagini non mette in scena una città statica, contemplata, ma narrata attraverso gli occhi di chi la vive e ne condivide quotidianamente esperienze e sorti. Le fotografie, come ricorda Claudio Magris, riescono talora a rendere efficacemente l’opera del tempo sui fasti neoclassici della città mercantile: l’immobile malinconia ma anche l’aspra ventosità, la simmetria teresiana ma anche la durezza del Carso e del mare, il decoro borghese e il tranquillo oblio dei caffè ma anche l’inquietudine slataperiana. Si sofferma a lungo a descrivere il Carso e, consapevole del rischio della progressiva perdita d’identità di quei luoghi, realizza un romanzo visivo in cui le foto, concatenate tra loro, immortalano una terra ancora abitata da bambini, donne, soprattutto anziane, uomini impegnati nel duro lavoro della terra.

Per l'occasione, la mostra resterà aperta fino alle ore 18.00.

Prenotazione consigliata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Info: www.fototecatrieste.it; 0406754039

Parole chiave: Trieste