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Il sindaco Roberto Dipiazza all'inaugurazione della mostra “Amazônia” di Sebastião Salgado

Questa sera (mercoledì 28 febbraio) al Salone degli Incanti (riva Nazario Sauro 1) il sindaco Roberto Dipiazza ha fatto gli onori di casa all'inaugurazione della mostra “Amazônia”, visitabile fino al 13 ottobre 2024 con oltre 200 fotografie dell'autore brasiliano Sebastião Salgado. In precedenza, nel corso dell'odierna mattin...
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Questa sera (mercoledì 28 febbraio) al Salone degli Incanti (riva Nazario Sauro 1) il sindaco Roberto Dipiazza ha fatto gli onori di casa all'inaugurazione della mostra “Amazônia”, visitabile fino al 13 ottobre 2024 con oltre 200 fotografie dell'autore brasiliano Sebastião Salgado. In precedenza, nel corso dell'odierna mattinata, la mostra era stata presentata in una conferenza riservata alla stampa.

Accanto al primo cittadino Roberto Dipiazza sono intervenuti come relatori l'assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi, l'amministratore delegato di Civita Mostre e Musei Giorgio Sotira, il direttore di Contrasto Roberto Koch. Hanno parlato davanti a un nutrito pubblico composto da rappresentanti delle autorità e cittadini, sottolineando che si tratta di una mostra di portata internazionale, in una città che è riuscita ad affermare con successo la sua ambizione internazionale.

Ha dichiarato il sindaco Roberto Dipiazza: “Dò all'intera città il benvenuto al Salone degli Incanti. Dopo Banksy, Davide Lachapelle e Hausbrandt, per Trieste è un grande privilegio inaugurare la mostra 'Amazônia' di Sebastião Salgado all'interno di quella che è l'ex pescheria centrale, orgogliosamente restaurata proprio dall'Amministrazione comunale. Al Museo Revoltella inoltre sono in corso altre due mostre di portata eccezionale, dedicate rispettivamente a Vincent Van Gogh e Antonio Ligabue. La città sta letteralmente correndo, anche dal punto di vista culturale. Questa splendida sede espositiva oggi ospita un fotografo brasiliano dalle grandi capacità emotive e visionarie. Il termine fotografia deriva dal greco phos, che significa luce, e graphìa, che significa scrittura; il suo significato letterale diventa quindi scrittura con la luce. La fotografia è un’arte complessa che ha il potere di fermare il tempo in un battito di ciglia, fatta di istanti impercettibili e di emozioni improvvise, di attimi perfetti e tempo che si cristallizza in una immutabile fermezza. L’occhio esperto nota la maestria della tecnica, necessaria affinché sia possibile riuscire a catturare con l’obiettivo un piccolo frammento di realtà, ma è la capacità nel saper raccontare, che differenzia l’arte del fotografo dal semplice amatore, e Sebastião Salgado la rende grande: saper vedere la realtà con occhi diversi, più attenti, più sensibili, saperne cogliere istanti altamente significativi, evocativi, che emozionano o spingono alla riflessione. Questa mostra non è solo un elogio alla bellezza dell'Amazzonia, in grado di catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana, con gli usi e i costumi delle popolazioni che vi abitano, ma anche un commosso omaggio alla bellezza eterna dell'anima”.

Ha affermato l'assessore Giorgio Rossi: “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile segnare oggi un ulteriore passo nel cammino ventennale promosso assieme al sindaco Roberto Dipiazza che ha portato Trieste, grazie alle sue proposte altissimo livello, a essere prima per cultura nella classifica sulla qualità della vita del Sole24Ore. Questa ex pescheria, restaurata anche grazie alla Fondazione CRTrieste, oggi è ulteriormente valorizzata da un allestimento che è a sua volta un'opera d'arte, trasversale alle fotografie. Noi con i telefoni ci siamo abituati a scattare fotografie superficiali; Salgado ci ricorda che la differenza, nella qualità dell'immagine, è fatta dalla storia che racconta. Ma c'è anche un aspetto etico, oltre che estetico, e riguarda lo sfruttamento della natura in Amazzonia. Questa straordinaria mostra vuole mettere alla prova la nostra responsabilità riguardo alla salvaguardia dei beni più preziosi che abbiamo: la terra, la vita. Attraverso la sua esperienza unica, vissuta direttamente in Amazzonia tra gli indigeni e documentata attraverso una raccolta fotografica, ci riporta all'incredibile bellezza di un Paradiso Terrestre che è stato donato 'all'Uomo della foresta' fin dalle origini ma che 'l'uomo del progresso e della civiltà' è riuscito successivamente a contaminare se non a distruggere. Questa è una mostra dell'Arte di Dio, dell'equilibrio universale che dovrebbe caratterizzare il nostro rapporto con tutto quello che ci circonda”.

La mostra è promossa dal Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con il supporto di PromoTurismoFVG e del Trieste Convention and Visitors Bureau; organizzata da Civita Mostre e Musei e Contrasto; curata da Lélia Wanick Salgado. Il global partner dell’intero tour internazionale dell'esposizione è Zurich mentre Illycaffè ne è partner per Trieste.

Dopo il progetto Genesi, il fotografo brasiliano ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. La mostra vuole proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitandoci a riflettere sulla necessità di proteggerla. Si sviluppa attorno a due temi.

Il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, con le sezioni che vanno dalle Vedute aeree della foresta, in cui si offre al visitatore un’ampia panoramica di immense cascate e cieli tempestose, a I fiumi volanti: la foresta amazzonica è l’unico luogo al mondo in cui il sistema di umidità dell’aria non dipende dall’evaporazione degli oceani. Ogni albero disperde centinaia di litri d’acqua al giorno, creando fiumi aerei anche più grandi del Rio delle Amazzoni.

 

Le immagini delle Piogge Torrenziali mostrano nuvole catturate drammaticamente, che offrono uno spettacolo sempre diverso, mentre Montagne presenta i rilievi montuosi del Brasile, con cime avvolte nella nebbia e pendii inferiori ricoperti dalla foresta pluviale. Si prosegue con la sezione La foresta, un tempo definita “Inferno Verde”, oggi da vedere come uno straordinario tesoro della natura, per finire con Anavilhanas - Isole nella Corrente, l’arcipelago che conta tra le 350 e le 450 isole di ogni forma immaginabile che emergono dalle acque scure del Rio Negro.

Il secondo gruppo di immagini è dedicato alle diverse popolazioni indigene: al centro della mostra gli ospiti trovano tre alloggiamenti che rappresentano le case indigene chiamate “ocas”. complessivamente, questi spazi espongono 100 fotografie delle popolazioni dell’Amazzonia, insieme a interviste video dei leader indigeni. Questa parte è dedicata a 12 gruppi indigeni che Salgado ha immortalato nei suoi numerosi viaggi: Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi and Zo’é.

La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni concreti della foresta - il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne -, la mostra restituisce anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Sono parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

Anche nell’ambito della tappa triestina avrà luogo l’iniziativa Amazônia Touch, il primo volume fotografico concepito e progettato per non vedenti e ipovedenti con l’editore Taschen. Grazie alla partnership tra Lélia e Sebastião Salgado con la Fondazione Visio, un'istituzione che promuove l'inclusione dei non vedenti nelle attività culturali, al Salone degli Incanti sarà a disposizione dei visitatori un libro che offre l'accesso alle fotografie della foresta amazzonica e delle sue comunità indigene grazie ad immagini tattili realizzate su lastre di ottone. Ventuno tavole in resina acrilica e minerali naturali permetteranno di sperimentare la lettura tattile.

Attirando l'attenzione sulla bellezza incomparabile di questa regione, Salgado vuole accendere i riflettori sulla necessità di proteggerla insieme ai suoi abitanti. La foresta è un ecosistema fragile, che nelle aree protette dove vivono le comunità indigene non ha subito quasi alcun danno. Tutta l'umanità ha la responsabilità di occuparsi di questa risorsa universale, polmone verde del mondo, e dei suoi custodi.

Info mostra

https://salgadoamazonia.it/

Orari in vigore dal 29 febbraio al 31 maggio 2024

Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 19.00

Orario estivo in vigore dal 1 giugno al 13 ottobre 2024

Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica: 11.00 – 20.00

Martedì chiuso

La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti

€ 18,00 open: acquista il biglietto ed entra quando vuoi.

€ 16,00 intero: acquista il biglietto per la fascia oraria desiderata di ingresso

€ 13,00 ridotto gruppi: min 10 / max 25 persone con prevendita

€ 3,00 ridotto singoli: convenzioni, over 65 anni, dipendenti del Comune di Trieste con badge nominale

€ 6,00 ridotto studenti: fino a 25 anni e per classi scolastiche

Gratuito: bambini fino a 5 anni, diversamente abili, un accompagnatore per diversamente abile che presenti necessità, possessori del coupon “Trieste ti regala le Grandi Mostre”, possessori di coupon omaggio, guide turistiche, docenti accompagnatori, giornalisti accreditati con regolare tessera dell’Ordine Nazionale.

La prenotazione è obbligatoria per gruppi e scuole e consigliata per i singoli al costo di € 1,50 a persona.

Parole chiave: Trieste