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E gli altri conflitti?

Mentre i media sono largamente impegnati a raccontare la tragedia alle porte dell'Europa ci si è dimenticati di altre situazioni non molto più lontane. Come ad esempio della catastrofe della Siria dove, a causa della guerra, un abitante su due non si alimenta a sufficienza, dove un abitante su due è stato costretto ad abbandonare la propria abi...
 |  Francesco Tremul  |  Geopolitica

Mentre i media sono largamente impegnati a raccontare la tragedia alle porte dell'Europa ci si è dimenticati di altre situazioni non molto più lontane.

Come ad esempio della catastrofe della Siria dove, a causa della guerra, un abitante su due non si alimenta a sufficienza, dove un abitante su due è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione o dove una struttura sanitaria su due non funziona più. Eppure il paese era la "Svizzera del Medio Oriente".

Ah già, ma in questo caso non c'è di mezzo il gas...

Oppure delle sempre vive tensioni in Israele: questa volta non abbiamo notato lo stracciarsi le vesti dei soliti noti. Ieri mattina si sono verificati violenti scontri nel complesso del Tempio di Gerusalemme: alle 6 di mattina le forze di sicurezza di Israele hanno compiuto un raid con proiettili di gomma e razzi lacrimogeni contro i Palestinesi che si stavano recando alla moschea di Al-Aqsa per le preghiere del mattino. Sono state lanciate anche bombe accecanti all'interno della moschea.

Il dato da annotare è che i Palestinesi all'interno della moschea hanno mostrato striscioni a sostegno di Hamas. Una cosa del genere era impensabile fino a poco tempo fa poiché la zona era tradizionalmente una roccaforte della secolare e filo-sinistra Fatah.