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Novara-Triestina il giorno dopo, Gasperutti: "Difesa senza errori, centrocampo invidiabile"

Un pareggio con un po’ di rammarico per la Triestina a Novara, ma che dà continuità e morale. Tra due squadre spuntate lo 0 a 0 finale è stato il risultato più logico, poche le azioni da gol, poche le emozioni e un gol sarebbe potuto scaturire soltanto da qualche episodio saltuario o da qualche err…
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Un pareggio con un po’ di rammarico per la Triestina a Novara, ma che dà continuità e morale. Tra due squadre spuntate lo 0 a 0 finale è stato il risultato più logico, poche le azioni da gol, poche le emozioni e un gol sarebbe potuto scaturire soltanto da qualche episodio saltuario o da qualche errore.

In questa occasione, la difesa alabardata è stata molto attenta e non ha commesso errori, chiudendo per la seconda volta consecutiva immacolata. Matosevic in diverse occasioni ha finalmente agevolato la difesa con delle provvidenziali uscite e d’altro canto Silvestri che sta ritrovando la condizione migliore, ha guidato i compagni che non hanno avuto nessuna sbavatura. Molto migliorato Anzolin, che nel ruolo di centrale di sinistra sembra aver trovato la sua giusta dimensione, è in possesso di una buona tecnica e può avviare con precisione l’azione e a volte proporsi senza marcatura sulla fascia, per effettuare dei cross.

Il centrocampo alabardato poi è senza dubbio uno dei più attrezzati della categoria: un nazionale moldavo Ionita, con oltre un centinaio di gare in A e 79 in nazionale; un nazionale sloveno Crnigoj, che però deve trovare la giusta condizione, con una cinquantina di presenze in A e 26 in nazionale e un nazionale U21 islandese giovane e in grande crescita come Jonsson. Quale squadra può presentare un centrocampo simile che può contare inoltre su un giocatore dall'ottima tecnica come D’Urso, su un Gunduz altro giovane molto interessante, su un Pedicillo ancora da scoprire?

Dove purtroppo manca qualcosa è in attacco, ma è storia trita e ritrita ed è inutile tornarci, con Ascagni e De Falco potremmo lottare per il primo posto in un campionato che quest’anno mi sembra poco competitivo, almeno per un gran numero di squadre.

Poteva vincere la Triestina questa gara contro un Novara francamente deludente, nonostante diversi giocatori dal buon passato? Credo di sì perché ha disputato una buona partita ordinata, giudiziosa, ma pur avendo soprattutto nella ripresa messo alle strette diverse volte gli azzurri di casa, (perché le maglie bianche per noi? Non riuscirò mai ad adeguarmi al calcio moderno!) è sempre mancato il guizzo decisivo in area avversaria e quando manca l’uomo che con una giocata ti risolve la situazione, ecco che devi affidarti agli episodi. Questo in Serie C come in Serie A, così che al lunedì i tifosi del web si possono insultare liberamente su dei fischi che a volte francamente sono risibili, ma che fanno solo rabbia e portano solo astio e acredine tra tifoserie.

Gli episodi quest’anno, non sono mai stati favorevoli alla Triestina, oramai in 8 gare tutte le volte che l’arbitro si è affidato alla FVS, la sua decisione finale è stata avversa alla nostra squadra e ad occhio e croce saranno state almeno 10-12, tra le quali 2 rigori contro non fischiati sul campo e poi assegnati e 2 rigori a favore assegnati sul campo e poi tolti. Anche ieri 2 sono stati gli episodi controversi, un rigore assegnato e poi tolto e un gol annullato. Le due azioni incriminate sono poi state giudicate anche dai tifosi alabardati in maniera dissimile, io me le sono riviste con calma alla moviola e posso dire la mia che non è una sentenza senza appello, ma una opinione personale. 63’ bel spunto individuale di Faggioli che salta l’avversario ed entra in area; il difensore gli oppone corpo e gamba proprio all’ingresso dell’area, il piede sinistro allungato sulla riga e l’altro ben dentro. L’arbitro fischia il rigore, il telecronista invece è ben sicuro che il fallo cominci fuori. Mia opinione è rigore perché la riga fa parte dell’area; peccato. 76’ corner per la Triestina, batte Jonsson (finalmente uno che li batte bene dopo anni) spizzata di testa e Faggioli sul secondo palo al volo calcia incocciando un difensore con il pallone che finisce in rete. Anche qui mi sono rivisto le immagini con calma, l’azione è confusa e le immagini sono da lontano e non in riga, ma a me è sembrato che Faggioli fosse in fuorigioco, poi possiamo dire che il difensore lo ha abbrancato stile Estupinian/Di Lorenzo che al Milan è costato (giustamente) rigore ed espulsione, ma per me prima c’era il fuorigioco.

Detto questo episodi sfavorevoli a parte, il pareggio mi è sembrato giusto, troppo poco è stato fatto dalle due squadre per ottenere di più.

Concludo con due parole sulla Società, argomento molto di moda a Trieste dove la squadra passa in secondo piano e dove quello che è basilare è il ruolo di Menta & Co. La Società ha comunicato ufficialmente la composizione del nuovo Cda e sono tutti nuovi e degli sconosciuti per noi, illazioni dei bene informati a parte. Quello che non è cambiato è sicuramente il tipo d’informazione sempre lacunosa e asfittica e il rapporto con il tessuto sociale e la tifoseria che resta sempre il cuore pulsante di qualsiasi squadra di calcio (in Italia). Possiamo dire che siamo appena all’inizio con questa nuova dirigenza, forse dovremmo pazientare, ma visti i precedenti rapporti critici, forse uno sforzo maggiore dovrebbe essere fatto dai nuovi e avvicinarsi alle esigenze della tifoseria che chiede chiarimenti. Ci sono tra i gruppi organizzati tante brave persone che amano la maglia, seguono con passione la squadra dappertutto e sono da tanto tempo frustrati, tralascio i risultati che sono una componente che nello sport bisogna anche accettare, ma dai comportamenti di tante dirigenze passate, che hanno nel tempo allontanato dallo stadio un gran numero di persone che sarà difficile riconquistare. La contestazione è stata doverosa, clamorosa e tangibile, ma come tutte le manifestazioni alla fine come si dice a Trieste “ogni bel ballo stufa” e in questo momento forse sarebbe auspicabile un sotterramento dell’ascia di guerra.

Aspettando segni da parte della proprietà, sul campo nel frattempo la squadra si batte con onore e si merita un plauso, ha bisogno della spinta della tifoseria e negargliela per una questione di principio, è un atto di masochismo che si ritorce solo contro quei colori che amiamo o forse non troppo, perché sembra più importante il destino di Menta & Co. e il futuro dell’Unione 107 anni di storia, dipende da questo. Forza Unione la maglia resta, Menta & Co. …… passano come son passati tanti tanti altri.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste