Caldiero-Triestina 0-2, Gasperutti: "Prova di forza ma l'Unione deve essere più cinica"

Un’altra vittoria di fondamentale importanza nel cammino di rinascita della squadra che era caduta nell’abisso e che sta risalendo la china con una velocità sorprendente, che pochi le avrebbero pronosticato.
La Triestina ha vinto, ha meritato perché ha fornito un’ottima prestazione su un campo insidioso al cospetto di una formazione spigolosa, dando ancora una volta dimostrazione di quanta differenza ci sia tra lei e le sue avversarie dirette.
Gli alabardati hanno sfoggiato una prova di forza, denotando una grande sicurezza di manovra e lasciando ben poco spazio ai veneti che si sono battuti con coraggio, ma si sono trovati di fronte una montagna troppo ispida da scalare per i loro mezzi. Però anche in questa dimostrazione di grande superiorità tecnica, un appunto va fatto agli alabardati: non si può sprecare un così grande numero di occasioni limpide, per poi vincere ricorrendo a due rigorini figli del calcio moderno. Esprimo subito la mia opinione anche se so che poi il tifoso mi criticherà, ma se ci avessero fischiato contro due rigori così, cosa avremmo detto? Devo essere coerente con il mio pensiero, una volta due rigori del genere non li avrebbero mai fischiati, quando giudico mi metto sempre nei panni dei giocatori protagonisti e mi chiedo, cosa avrei dovuto fare per evitare il fischio? Nel primo caso Vallocchia è a contatto stretto con Feliciotto e nel divincolarsi incrocia le gambe con l’avversario, ma il difensore è fermo, che possibilità aveva di non fare fallo? Nel secondo caso Tonetto crossa colpendo la mano lungo il corpo del difensore, la distanza è ravvicinata e lui non poteva tagliarsi la mano; tanto per fare un paragone un paio di settimane fa contro il Vicenza un difensore aveva intercettato il pallone con un braccio alto in modo ben più clamoroso e non era stato fischiato nulla.
Detto questo ribadisco che la vittoria è stata netta e più che legittima e che anzi sta piuttosto stretta alla nostra squadra. I veneti in tutta la partita oltre a un certo numero di cross e un doppio tiro ribattuto nel finale, non sono mai stati pericolosi dalle parti di Ross, mentre la Triestina ha sprecato un gran numero di opportunità per segnare e alcune anche non troppo complicate: troppo spreco, bisogna essere più cinici.
La partenza è stata poi bruciante e nei primi 3’ la Triestina, ha avuto 3 palle gol con Vertainen, Olivieri e Fiordilino che potevano mettere subito la partita in discesa. La squadra mi è proprio piaciuta, per l’autorità con cui ha tenuto il campo sia per le ristrettezze del terreno di gioco, sia per l’avversario scorbutico e mai domo. Molto sicura in difesa, dove si sta affinando l’intesa tra i due centrali e dove anche i difensori laterali stanno acquisendo sicurezza nei loro mezzi; una sorpresa Jonsson che quando è schierato in mezzo svolge il compitino, ma giocando fuori dal centro nevralgico, dimostra buone doti di corsa e di attenzione. Il centrocampo poi è di altra categoria, ma questo lo si evinceva anche nei mesi passati perché nessuno ci metteva sotto, anche se poi alla fine perdevamo sempre ed era difficile da spiegare. L’attacco qualche difetto lo ha, non è che sia improvvisamente diventato irresistibile, semplicemente il buon Tesser schiera le sue risorse in maniera diversa e come ha spiegato lui stesso il primo giorno al suo insediamento, si può essere pericolosi anche riempiendo l’area con più uomini ed è questo che ora fanno gli alabardati. Vertainen è sempre un po’ troppo gigione, cerca la raffinatezza invece della concretezza e per me è poco rapido nel mopvimento quando si tratta di concludere a rete; El Azrak si dà molto da fare, lotta, svaria su tutto il fronte ma anche da lui non ci si può aspettare un gran numero di gol. Olivieri si sta ritrovando giocando con continuità e con la fiducia crescente nei suoi mezzi, i suoi gol li metterà a segno; Udoh mi sembra abbia fatto intravvedere delle ottime doti, è agile, svelto, buon fisico e tecnica discreta, diamogli del tempo per capire dove si trova. Un cenno sull’ultimo arrivato, il giovane Bianay Balcot: mi sembra ben dotato fisicamente e anche come atteggiamento in campo non è sembrato avvertire timore per l’esordio, però è sembrato un po’ ingenuo e superficiale sul suo avversario che in un paio di occasioni ha affondato dalla sua parte: è da rivedere anche se mi sembra un buon rinforzo.
Poi Tesser è stato bravissimo a sfruttare i cambi di una rosa molto profonda, che hanno dato nuovo impulso alla squadra e sono una risorsa di cui gli altri non possono disporre; a proposito D’Urso mi è sembrato molto più pimpante rispetto il giocatore irresoluto di qualche mese fa. Ovviamente la strada è ancora molto lunga, ma la base di partenza non è più quella di dover risalire dal fondo con il timore che ogni più piccolo intoppo possa affossare ancor di più la squadra. Ora qualche squadra ce la siamo messa alle spalle, abbiamo ritrovato la consapevolezza della nostra forza e l’obiettivo da raggiungere, che per me rimane quello della salvezza diretta, è molto più realizzabile.
Restiamo con i piedi a terra senza lasciarsi prendere dall’euforia che come la depressione è una brutta bestia da evitare e di cui troppo spesso i tifosi fanno ampio uso; certo che se la media punti continuerà ad essere come quella dell’era Tesser, qualche sogno potremo ancora permettercelo, ma la strada è ancora lunga e completiamo un passettino alla volta, poi in primavera ne riparliamo.
Ora avanti con l’Atalanta, una brutta bestia perché non sai mai che squadra andrai ad affrontare, quella pimpante dell’andata o quella dimessa e ingenua che ho visto diverse volte in Tv? Mah, io continuo ad avere tante perplessità su queste squadre B, ma vedo che nei piani alti ne hanno molto meno e poi fanno comodo anche ai presidenti, i soldi che queste società pagano per l’iscrizione: il calcio è sempre meno passione, amore e tradizione che ora lasciano il passo al business. Comunque sempre forza Unione!
BRUNO GASPERUTTI

