Il Ruggito del Leone, la Pallacanestro Trieste passa a Brescia: "Resurrezione divina, panchina fondamentale"
Di certo il lanciatore di bottiglia nella gara con Trento ci ha rovinato i play-off, ho avuto notizia che è stato individuato, spero che gli venga comminato un Daspo di almeno 2 anni e il prelevamento del quinto dello stipendio più versamento di eventuali disponibilità liquide per danni da rimborsa…
| Redazione sport | Basket
Vittorio Leone
Di certo il lanciatore di bottiglia nella gara con Trento ci ha rovinato i play-off, ho avuto notizia che è stato individuato, spero che gli venga comminato un Daspo di almeno 2 anni e il prelevamento del quinto dello stipendio più versamento di eventuali disponibilità liquide per danni da rimborsare alla società per mancati introiti (a seguito di regolare denuncia ovviamente), oltre a tutto questo suo gesto con tutta probabilità ci farà giocare gara-3 in quel di Treviso, team gemellato con Brescia e quindi tanto tifo contro Trieste, alla faccia del campo neutro.
Ciò detto e sofferto, gara-2 al PalaLeonessa è stato un rollercoaster, con momenti bui e resurrezioni divine che alla fine ci hanno consegnato un prezioso successo per 103 a 92 frutto di un totale cambio di indirizzo del match dopo un terribile primo quarto perso 31 a 16.
La coppia Ross-Valentine inguardabile (ma non solo loro) ha lasciato spazio a un quintetto operaio composto da Ruzzier, Brown, Brooks, Uthoff e Candussi che ha compiuto il miracolo del ricongiungimento e del sorpasso (a intervallo lungo 48 a 46 per noi).
Vero è che Bilan non c'era sul parquet, alla fine ha giocato solo 28 minuti con soli 9 punti (seppur con un 4 su 4 al tiro) e soprattutto non si è mai esibito nel suo classico movimento di avvicinamento nal ferro forse perchè al primo assalto ha subito un raddoppio che lo ha frastornato e quindi coach Poeta ha deciso che Trieste ha imparato la lezione ed era meglio giocare di più sugli esterni e infatti Ivanovic e Della Valle (alla fine vicini ai 50 punti in due) in certi momenti erano inarrestabili. Burnell, altro babau di Brescia, ha giocato pure lui poco, 23 minuti, seppur con un immacolato 5 su 5 al tiro.
Noi abbiamo giocato tre quarti da grande squadra, squadra vera, operaia, che ha stretto in difesa e ha colpito con i giocatori entrati dalla panchina, Candussi e Brown su tutti. Questa gara è stata un caleidoscopio di emozioni, con Ross e Valentine meritatamente seduti in panca ma nel terzo quarto, rimessi in campo dal coach (bella mossa) e rinati come arabe fenicie e determinanti nel bombardamento da oltre l'arco (3 missili di Ross e altrettanti di Valentine in pochi minuti) hanno scavato il solco che rimasto inalterato fino alla conclusione.
Ruzzier in cabina di regia quasi 30' è un altro rispetto a gara -1, Candussi sontuoso con 19 punti in 20. frutto di 3 su 4 da due punti e 3 su 5 nelle triple più 4 su 4 nei personali. Uthoff gladiatore e stoppatore con 18 punti e e 4 su 5 da due punti e 2 su 5 da tre più 4 su 4 nei liberi, alla fine sarà una festa al tiro con ben 7 giocatori in doppia cifra. Per far capire che diversa gara è stata rispetto alla prima basta pensare che il nostro top scorer di sabato (Johnson con 16 punti) in questa gara-2 ha realizzato due 2 punti in 8' tirando solo due volte.
Alla fine però, guardando i numeri, scopriamo che noi abbiamo tirato come sempre quasi identico numero di tentativi da due e da tre punti (rispettivamente 31 e 33), mentre i nostri avversari hanno privilegiato il tiro da due punti. La morale è sempre la stessa; la percentuale nelle triple ti fa vincere o perdere il match, visto che noi giochiamo e tiriamo con numeri sempre uguali, in questa gara il 48 abbondante per cento da tre non puoi perderla.
Partita letta bene, cambiata in corsa e condotta in porto con autorità. Tutto adesso è possibile, come ho già detto peccato non giocare entrambe le gare casalinghe al PalaRubini, chissà magari domani dal CONI arriverà una buona novella.
VITTORIO LEONE
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