Il Ruggito del Leone, prevedibile ko della Pall. Trieste a Milano: "Problemi in difesa e rotazioni poco azzeccate"
La Pallacanestro Trieste perde la sfida del Forum di Assago contro l'Olimpia Milano (87 a 74). Era già tutto previsto, mi vien da dire parafrasando una triste canzone di Riccardo Cocciante, ahimè roba di 50 anni fa.
Orfani di Uthoff fermo causa febbre, Milano con un bisogno enorme di rimettersi a…
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Vittorio Leone
La Pallacanestro Trieste perde la sfida del Forum di Assago contro l'Olimpia Milano (87 a 74). Era già tutto previsto, mi vien da dire parafrasando una triste canzone di Riccardo Cocciante, ahimè roba di 50 anni fa.
Orfani di Uthoff fermo causa febbre, Milano con un bisogno enorme di rimettersi a vincere (nonostante le assenze) erano due forti motivi per immaginare che avremmo sofferto. Eppure a me resta la sensazione che si poteva vincere.
Milano con un quintetto a più riprese poco muscolare e poco alto, rabberciato a causa di assenze eccellenti, Mirotic in primis, noi sull'onda dell'entusiasmo per veleggiare al quinto posto in graduatoria e per venire da tre vittorie consecutive.
Per tre quarti siamo rimasti a contatto e ci ho creduto, abbiamo giocato punto a punto chiudendo in parità il primo tempo realizzando 23 punti nel primo e secondo quarto e 22 nel terzo. Poi è sceso il buio, la miseria di 6 punti nell'ultimo quarto, ma soprattutto l'assenza di difesa sui lunghi di Milano, prima su Gillespie e poi su Caruso mai così per lungo tempo in campo e così prolifico.
Abbiamo tirato 60 volte contro le 58 di Milano suddivise quasi equanime nei due tempi, ma noi abbiamo pagato il calo nelle percentuali realizzative, il 64% del primo tempo è diventato il 45% finale mentre Milano dal 65% ha chiuso col 58% e la differenza è tutta lì. Il 79% da due punti (in soli 14 tiri del primo tempo) è sceso al 55% finale a causa di solo 4 (diconsi quattro) canestri messi a segno in 20 minuti.
I numeri nel basket sono spietati: Milano ha segnato 50 punti coi tiri da due noi 30, noi abbiamo messo referto 36 punti con le triple contro i 27 di Milano tirando però 11 volte di più. E pensare che abbiamo dominato a rimbalzo (35 a 26 per noi di cui 14 a 7 in attacco) ma non è bastato.
Poco da dire, siamo spariti alla distanza complice forse una serie di rotazioni poco azzeccate. Johnson ad esempio fa 4 su 4 in 17' nel primo tempo e virgola in solo 10' della ripresa, anche a causa di soluzioni offensive tutte da rivedere (nel senso da migliorare), Candussi ha giocato solo 7' malgrado l'assenza di Uthoff e con poco costrutto. Ruzzier in 17' produce uno splendido assist ma pure 3 palle perse e un solo tiro (peraltro da tre punti e messo dentro) ma perché tira così poco? Ross 6 palle perse in 29' (saranno 19 in totale di squadra, decisamente troppe) e 2 su 9 da tre punti, numeri deficitari che si stanno ripetendo. Lodo Deangeli in 8' neanche male, ma vederlo giostrare da "5" contro i campioni d'Italia mi ha fatto tremare le vene ai polsi. Brown, Brooks e Valentine hanno tenuto la barra dritta e sono stati l'asse su cui si poteva costruire la vittoria. Una nota in particolare su Reyes: 14 minuti promettenti per il futuro.
La partita è stata "sporca", specie nel secondo tempo, spesso disordinata e/o farraginosa, noi abbiamo lottato su ogni pallone, spesso uscendone male ma il canestro con schiena a terra di Brooks vale più della sconfitta.
Sconfitta che a Milano ci può stare, non è con l'Olimpia che ci giochiamo la posizione in griglia play-off, e a questo proposito ottimo il successo di Trento a Venezia che tiene i lagunari indietro e pure buona la vittoria di Reggio Emilia a Tortona, che sabato prossimo ci farà visita e là non dovremo sbagliare partita.
Noi siamo sempre belli da vedere, ma spezzoni di partita come l'ultimo quarto con Milano sono da dimenticare in tutta fretta.
VITTORIO LEONE
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