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Il Ruggito del Leone, Pall. Trieste battuta da Venezia: "Reparto lunghi con evidenti limiti"

La Pallacanestro Trieste perde malamente la sfida con la Reyer Venezia (70 a 76) dopo una brutta partita giocata male da entrambe le contendenti ma nella quale Venezia ci ha messo più voglia, più garra, più fisicità e soprattutto più difesa. Mi auguro che Arcieri e lo staff tecnico si siano accor...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone durante la gara

La Pallacanestro Trieste perde malamente la sfida con la Reyer Venezia (70 a 76) dopo una brutta partita giocata male da entrambe le contendenti ma nella quale Venezia ci ha messo più voglia, più garra, più fisicità e soprattutto più difesa. Mi auguro che Arcieri e lo staff tecnico si siano accorti che quando affrontiamo quattro lunghi "veri" (in questo caso Kabengele, Tessitori, Parks e Simms) il nostro reparto lunghi mostra evidenti limiti, in difesa non riuscivamo a fare tagliafuori a rimbalzo e Venezia ne ha catturati ben 10 offensivi nel solo primo tempo. In attacco i tre lunghi americani di Venezia hanno fatturato 40 punti (sui 76 totali) i nostri Johnson, Candussi e Uthoff ne hanno realizzati solo 25 ( di cui 6 tiri liberi).

Un aspetto significativo emerso in questa come in altre gare è che la nostra squadra ha difficoltà a imporre un gioco, o se preferite il proprio gioco e quando non lo fa vince partite con fatica oppure perde. D'altronde proprio in sala stampa coach Christian è stato esplicito: "Per vincere dobbiamo essere dominanti e ancora non lo siamo".
Molte soluzioni sono individuali e se la serata è negativa (vedi Ross con 2 su 11 al tiro di cui ben 10 tiri nel primo tempo) vincere diventa problematico.
Primi cinque minuti del primo quarto orribili da ambo le parti, solo Valentine in spolvero (8 punti sui 17 totali) ma ben presto coach Spahija gli piazza addosso Casarin che come difensore è un mastino e lo limita. Dei problemi a rimbalzo ho già detto, spettacolo che latita.
La gara scivola avanti punto a punto fino a inizio terzo quarto nel quale pronti via subiamo un parziale di 0 a 10 in due minuti e di 0 a 4 nei successivi due minuti, poi reagiamo, crescono Uthoff e Johnson e chiudiamo il terzo quarto praticamente alla pari. Nell'ultimo quarto paghiamo la fatica del recupero, Ross perde palle su un raddoppio Moretti/Tessitori commette fallo scivoliamo a meno 10, mancano 6 minuti alla fine ma si capisce che la partita è andata. Finisce con Venezia che vince con 76 punti (perfettamente in linea con la sua media/gara) e Trieste che perde con 70 punti, media/gara 86 punti per cui è detto tutto.
Noi tiriamo solo 62 tiri (col 39%), loro ne tirano 74 (sempre col 39%), morale si perde perché a fronte di un terrificante 4 su 22 da tre punti Venezia tira ben 52 volte da due con 25 centri e il gioco è fatto.
Noi da due punti siamo stati deficitari con solo 14 canestri su 34 tentativi (41%) con gran merito della difesa avversaria.
Abbiamo perso ai rimbalzi (in attacco noi 7 carambole, loro 14), palle perse sempre un pianto: noi 12, neanche malissimo, ma loro solo 4.
Continuiamo ad avere poco contributo nei punti dalla panchina (noi 16, loro 31) e anche questi numeri spiegano molte cose.
Dei singoli ho già detto della partita negativa di Ross (comunque sempre meglio da guardia che da playmaker), Johnson 0 su 4 dal campo, Candussi 1 su 3 (in compenso 7 falli in due), Ruzzier ottimo in regia (per me tira sempre troppo poco), Uthoff e Valentine i migliori (insieme hanno prodotto quasi i 50% dei punti totali). Brooks sempre bene anche se non brillante come ci aveva abituato.  Si è rivisto Markel Brown, la condizione deve crescere ed è normale, ma il carattere c'è.
Archiviamo in fretta questa gara, mancano due partite alla fine del girone di andata dalla griglia della Final Eight di Coppa Italia. Con due vittorie si arriva alle 9 vinte e 6 perse che avevo previsto come ottimo risultato per accedervi. Scafati e Pistoia sono battibili, se ne vinciamo solo una tutto si complica ma forse come ottavi si potrebbe anche arrivarci.
Vedremo, intanto rimettiamo in carreggiata la squadra cercando anche di darle quel gioco brillante e fluido che si era visto a Bologna e che poi si è un poco spento.
 
VITTORIO LEONE
Parole chiave: Trieste
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