Lacrime di gioia a Valmaura, la Pallacanestro Trieste batte Cantù e torna in serie A
E’ finita in trionfo. E’ finita con il nono successo ai play-off della Pallacanestro Trieste, tanti quanti servivano per tornare al piano di sopra. Un anno dopo le lacrime di Brindisi ecco quelle di gioia nella finale contro Cantù.
Era il 21 aprile quando i biancorossi stavano per giocare a Rieti, ultima giornata della fase ad orologio, con l’obbligo di vincere per assicurarsi il quinto posto finale. Quello che avrebbe fatto evitare la corazzata Trapani nel cammino verso la promozione. Detto e fatto ma non era facile prevederlo perché sino a quel momento in trasferta contro le migliori Trieste non aveva mai vinto. Era quella la quarta vittoria nelle dieci sfide della stessa fase ad orologio (14 vinte e 8 perse invece nella prima fase). Con un cammino così, anche soprattutto per il gioco espresso, erano davvero in pochi a credere in un finale di stagione roseo. Ed invece, con il rientro degli infortunati Reyes e Vildera (in precedenza un periodo di stop anche per Filloy) e con qualcosa di magico che è avvenuto improvvisamente la squadra ha cominciato a girare a mille vincendo sempre (tranne che in gara-3 di finale) mostrando forma fisica, serenità mentale, compattezza, unità del gruppo, capacità di gestione, consapevolezza della propria forza e magari un pizzico di fortuna su alcune azioni avversarie non andate a buon fine. Quella squadra insomma tanto criticata per tanti mesi è diventata tutto d’un colpo una gran bella squadra. E nella prossima stagione niente Nardò, Orzinuovi, Vigevano, Cento, Piacenza. Niente derby contro Udine e contro Cividale. Ma si tornerà a sfidare Milano, Virtus Bologna, Venezia, Brescia e le altre della serie A. E con le sbandierate idee della proprietà americana di guardare alle coppe, chissà che le gioie e le soddisfazioni non siano appena all’inizio.
Si parte con la tripla di Reyes. Baldi Rossi accorcia subito. Schiacciata di Vildera: 5-2. Poi Brooks da tre: 10-6. Nikolic commette il secondo fallo e lascia momentaneamente il parquet. Filloy da oltre l’arco: 18-10. Hickey in entrata sulla sirena: 20-14. Squadre al primo riposo.
Young dai 6,75 apre il secondo quarto. Cesana poco dopo allo stesso modo: 22-20. Due bombe consecutive di Ruzzier e un canestro di Vildera scavano un piccolo solco: 33-22. Massimo vantaggio con Vildera: 37-24. Un libero a testa per Bucarelli e Hickey e un canestro di Young: 37-28. Ci pensa poi Ruzzier da oltre l’arco a regalare il più 12 dell’intervallo lungo: 40-28. Trieste domina ai rimbalzi: 24-15 e nelle triple: 6/17 contro il brianzolo 2/15.
Il terzo quarto inizia con il canestro di Reyes. Ma poi due bombe di Young: 42-34. Un doppio Vildera: 48-36. Filloy da tre: 52-40. Trieste allunga nel finale (bomba di Filloy) andando all’ultimo riposo sul 63-47. Un vantaggio abbastanza rassicurante.
I biancorossi allungano ancora di più ad inizio ultimo quarto: 70-51. E’ quasi fatta. Sul 79-62 ormai Trieste smette di giocare, Cantù prova a recuperare portandosi con Nikolic sul 79-69 e poi con una tripla di Hickey sull’81-72. Ma ormai non c’è più tempo. Trieste torna in serie A.
Il tabellino.
TRIESTE 83
CANTU’ 72
(20-14; 20-14; 23-19; 20-25)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 11, Rolli ne, Reyes 19, Deangeli, Ruzzier 18, Camporeale ne, Candussi 8, Vildera 20, Ferrero, Menalo, Brooks 7. All. Christian.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 8, Berdini 5, Del Cadia ne, Nikolic 11, Nwohuocha, Tarallo, Bucarelli 7, Hickey 12, Burns 2, Young 22, Cesana 5. All. Cagnardi.
Note.
Tiri da 2: Trieste 20/33, Cantù 18/28
Tiri da 3: Trieste 9/25, Cantù 7/32
Tiri liberi: Trieste 16/23, Cantù 15/21
Rimbalzi: Trieste 38, Cantù 30