Presentato in Comune il convegno "Lavoro sportivo: opportunità e vincoli"
Nella sala giunta del palazzo municipale, alla presenza dell'Assessore ai Lavori pubblici, Grandi Opere, Manutenzioni e Valorizzazione del Demanio e del Patrimonio, Impiantistica scolastica e sportiva, Politiche del Patrimonio Immobiliare Elisa Lodi, del Direttore del Servizio Gestione Strutture Sportive e Balneari del Comune di Trieste Fabio Cipriani e dell'avvocato Matteo Belli, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del convegno “Lavoro sportivo: opportunità e vincoli”, un incontro promosso dal Comune di Trieste, in programma giovedì 6 aprile, dalle 10.00 alle 12.00, alla sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio, ora Porto Vivo, di Trieste, aperto a tutte le diverse e numerose realtà del mondo sportivo che operano sul territorio provinciale.
Il nuovo quadro normativo sarà illustrato dal Direttore del Servizio Gestione Strutture Sportive e Balneari del Comune di Trieste Fabio Cipriani e dagli avvocati Matteo Belli dello Studio Legale Associato Belli & Marchetti e Nicola Paolini, del PCO Studio Legale & Tributario, Fiduciario AIC FVG e Vice Coordinatore AIAS FVG. Al convegno interverrà inoltre il Presidente del Comitato Regionale LND-FIGC Friuli Venezia Giulia Ermes Canciani, in un dibattito moderato dal giornalista di Telequattro Bernardo Gulotta.
La finalità e il programma del convegno sono stati illustrati dall’Assessore Elisa Lodi, che ha voluto organizzare a Trieste questo evento, focalizzato sull’importante D.Lgs. 36/2021 di riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo, le cui misure si dovevano applicare a partire dal 1° gennaio 2023, ma con l’approvazione del Decreto Milleproroghe 2023, convertito in Legge, la data di avvio è stata spostata al 1° luglio 2023.
“Il Comune di Trieste” – ha sottolineato l’Assessore Elisa Lodi – nell'ottica di fornire un primo strumento di approccio e di conoscenza della normativa, ha ritenuto che fosse opportuno organizzare questo evento, chiamando degli esperti in materia a illustrare e spiegare i diversi temi alle tante realtà sportive del territorio che potranno trarre sperabilmente degli spunti interessanti, da approfondire magari successivamente”.
Il Direttore del Servizio Gestione Strutture Sportive e Balneari del Comune di Trieste Fabio Cipriani ha precisato che la riforma è strutturata e interessa tutte le associazioni sportive. C'è la parte delle modalità con cui gli impianti sportivi vengono assegnati in concessione (aspetto che riguarda più da vicino l’Amministrazione come ente concedente, ma anche le Associazioni sportive interessate a diventarne concessionarie), nonché modifiche radicali dell'ordinamento del lavoro sportivo, che riguarda tutte le Associazioni sportive e le varie figure che ne permettono l'esistenza, quali allenatori, collaboratori, custodi, addetti, ecc.
Il nuovo quadro normativo, che si presenta sicuramente complesso e di non agevole lettura per chi non abbia dimestichezza con l'approccio giuridico, sarà illustrato dall’avvocato Matteo Belli, dello Studio Legale Associato Belli & Marchetti, con un intervento sulla grande opportunità dell’apprendistato sportivo.
“La distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo è uno dei grandi snodi del diritto del lavoro. Da avvocato giuslavorista – ha anticipato Matteo Belli – ritengo molto utile un momento di confronto con gli operatori del settore sportivo per discutere della distinzione tra le due forme di lavoro, le rispettive caratteristiche e gli impatti anche economici che ne derivano, tenuto conto della portata innovativa di una riforma che renderà sempre più necessaria, anche nel settore dilettantistico, un’attenta valutazione precontrattuale. Una riforma come quella attuata dal D.lgs. 36/2021 comporta infatti la necessità per le associazioni sportive di ricalibrare le collaborazioni e i rapporti di lavoro sportivo al fine di evitare potenziali criticità. Nei grandi cambiamenti – ha concluso Matteo Belli – mi piace cogliere le opportunità e ritengo che l'apprendistato sportivo, pur con le differenze rispetto a quello tradizionale, possa rappresentare finalmente l'occasione per affiancare al percorso puramente sportivo anche un progetto formativo che fornisca all’atleta strumenti professionali e culturali per l’accesso al mondo del lavoro anche alla fine della carriera sportiva”.
L’avvocato Nicola Paolini, del PCO Studio Legale & Tributario, Fiduciario AIC FVG e Vice Coordinatore AIAS FVG, oggi assente, si soffermerà sulle prospettive di riforma del lavoro sportivo ed effetti dell’abolizione del vincolo sportivo.
Il tema del vincolo sportivo è stato anticipato da Fabio Cirpiani che ha sottolineato come il vincolo sportivo nasceva con la ratio di garantire alle società sportive un “patrimonio tecnico-sportivo” per la valorizzazione dei giovani talenti.
Nonostante questo intento, il vincolo è però di fatto diventato in parte uno strumento di guadagno, e in parte ha posto una forte limitazione alla libera circolazione dei giovani atleti. Nella nuova normativa, la ratio è diventata quella di garantire la libertà di circolazione e la libertà contrattuale degli atleti e di figure come gli allenatori, istruttori, collaboratori e altre ancora. E per la prima volta, finalmente, tra i provvedimenti prioritari del nostro legislatore sono entrati anche quelli che dispongono in merito alla collocazione dei lavoratori sportivi, anche dilettanti.
L'impatto che avrà l'abolizione del vincolo sportivo e le prospettive di applicazione della riforma del lavoro sportivo potranno e dovranno essere visti come un'opportunità da parte delle società e associazioni sportive, che dovranno essere guidate dalle regole applicative che ogni singola federazione dovrà mettere in atto, anche attraverso i regolamenti relativi al riconoscimento di un premio di formazione tecnica in caso di primo contratto di lavoro sportivo”.