Corporatura “normale”, non da superman, ma gambe esplosive, polmoni d’acciaio e una volontà di ferro i requisiti che hanno permesso a Davide Stella, di Fiumicello, nella Bassa friulana, ma tesserato con il Gs Caneva, di conquistare lo scorso agosto due titoli iridati di ciclismo su pista ai mondiali juniores disputati in Cina, nel velodromo di Luoyang, prima con il quartetto azzurro dell’inseguimento, con anche il record del mondo, e poi nell’Eliminazione. Un doppio oro cui si è aggiunto l’argento nella Madison, in coppia con Eros Sporzon.”Un’esperienza affascinante – commenta il giovane campione, nella foto, premiato nei giorni scorsi a Trieste dall’Ussi, stampa sportiva regionale - , resa più bella dallo splendido impianto in cui abbiamo gareggiato e nonostante i lunghi tragitti di trasferimento in un paese dalle grandi distanze come la Cina, dove ci siamo adattati pure a un’alimentazione per noi inconsueta”. Studente online di un liceo scientifico sportivo, Davide, che vive a Fiumicello con i genitori e una sorella minore, riesce a far convivere studio e attività sportiva senza troppa fatica: “Una volta la settimana devo trasferirmi per gli allenamenti al velodromo di Montichiari, in provincia di Brescia, attrezzato ad alto livello. Talvolta mi preparo anche sulle piste di Pordenone, allo stadio Bottecchia, o a San Giovanni al Natisone. E un giorno la settimana, generalmente il venerdì, stacco la spina, lasciando ferma la bicicletta e pensando ad altro, perché credo sia necessario far riposare corpo e mente”. Ma come ogni pistard, Davide pensa anche alla strada: “Correre su strada prepara anche alla pista e viceversa – considera - . Lo dimostrano anche Milan, Ganna e altri, che stanno ottenendo grandi risultati in entrambe le specialità”.
Edi Fabris
