Asia, dottoressa su due ruote
Sarà il dna (il padre Marco, ex ciclista dilettante, è co-fondatore, insieme a Flavio Milan, padre dell’asso Jonathan, della società JAM di Buja), saranno il naturale talento e la sua grande forza di volontà, fatto sta che Asia Zontone è una delle migliori espressioni del ciclismo femminile nazionale, in grado di esprimersi ad alti livelli sia nel ciclocross che su strada. Classe 2001, al suo terzo anno con la maglia della Continental di Bergamo, la ragazza bujese punta dichiaratamente al professionismo, forte di un palmarès già cospicuo: “Ho iniziato più che bambina, sulle orme di mio padre, e gradualmente, prima in m-bike poi nel ciclocross, ho ottenuto dei successi che mi hanno spinto a continuare. Nel 2014 ho vinto il Giro d’Italia di ciclocross nella mia categoria poi, su strada, sono salita sul primo podio al Giro delle Marche e lo scorso anno ho indossato la maglia tricolore Under 23 di ciclocross, partecipando in azzurro anche a competizioni internazionali. E adesso punto a dedicarmi in toto al ciclismo, dopo la laurea in Editor che sto per conseguire”. Quarta assoluta al recente Giro del Mediterraneo, passista-scalatrice, fisico asciutto frutto anche di una dieta equilibrata, viso dai lineamenti delicati, Asia si allena quotidianamente lungo i saliscendi della sua zona, Buja, alternando appunto l’impegno sportivo a quello universitario: “Sto preparando la tesi di laurea, che sosterrò a ottobre all’ateneo di Udine, e di tempo libero tra una cosa e l’altra me ne rimane poco, anche se adoro leggere, dai romanzi alla saggistica, divorando una novantina di libri all’anno. Poi penso che metterò da parte i testi di studio per dedicarmi appunto totalmente al ciclismo. A fine carriera metterò in pratica la mia laurea nel mondo della comunicazione, ma ora devo per forza fare una scelta”.
Edi Fabris