Skip to main content

Rotta Balcanica, Sap: "Fondamentale riscrivere le regole"

Le ultime statistiche ufficiali istituzionali sull’immigrazione illegale proveniente dalla Rotta Balcanica segnano una rilevante diminuzione di rintracci dal momento della sospensione del trattato di Schengen nonché un’importante flessione per quanto riguarda l’arrivo di minori stranieri non accompagnati.  Non si può nascondere che, oltre ...
 |  Redazione sport  |  Cronaca

Le ultime statistiche ufficiali istituzionali sull’immigrazione illegale proveniente dalla Rotta Balcanica segnano una rilevante diminuzione di rintracci dal momento della sospensione del trattato di Schengen nonché un’importante flessione per quanto riguarda l’arrivo di minori stranieri non accompagnati. 

Non si può nascondere che, oltre a questi dati, c’è sicuramente un numero imprecisato di immigrati che, in maniera irregolare, riescono ad eludere i controlli di frontiera, che siano in regime di sospensione del trattato di Schengen o meno. 

Il SAP lo ha sempre denunciato, anche quando ciò non era gradito ad altri Governi e ad altre “Amministrazioni locali” che anzi ritenevano allarmiste e surreali le denunce della nostra organizzazione sindacale. Ad ogni modo i numeri di oggi testimoniano che, malgrado le critiche avanzate da alcune parti, i dispositivi messi in atto e il grandissimo sforzo delle Forze dell’Ordine hanno dato buoni frutti e sono aumentati notevolmente gli arresti di passeurs. 

In regione Friuli-Venezia arrivano soprattutto pakistani, afghani e turchi alcuni per restare in Italia altri sono solo di passaggio, ma la Rotta Balcanica e le organizzazioni criminali, in continua mutazione, favoriscono il trasporto illegale dei migranti, spesso vittime di violenza e destinati ad una vita senza futuro ed integrazione. 

Queste organizzazioni criminali vanno combattute anche con il contributo delle “associazioni” che conoscono il fenomeno e, come da loro dichiarato, sono a contatto con gli invisibili, ovvero i soggetti che transitano e non lasciano traccia, persone che spesso si sottraggono ai controlli e quindi possono fornire notizie utili a contrastare tale fenomeno irregolare. 

Auspichiamo che le informazioni in loro possesso vengano messe a disposizione di chi contrasta tali odiosi reati, per assicurare alla giustizia chi, in maniera del tutto illegale, si arricchisce sulle spalle di quella povera gente. 

La primavera e l’estate sono da sempre stagioni che determinano un boom di arrivi grazie alle condizioni climatiche favorevoli; perciò, questo periodo va tenuto particolarmente in considerazione. 

È fondamentale, che vengano riscritte le regole tra Paesi per le “riammissioni” ed i “respingimenti”, affinché possano essere effettivamente resi attuabili, in considerazione del fatto che l’Italia allo stato attuale non è più la Nazione di primo ingresso nell’area Schengen. 

La determinazione dei requisiti di status di rifugiato può tranquillamente essere decisa negli Stati di ingresso dell’area Schengen, perché è incontestabile che essi siano, come tutti i Paesi del trattato, Stati civili ed in possesso dei requisiti che garantiscono i diritti umani. 

Così facendo potremmo ridurre la pressione che la tratta di esseri umani proveniente dalla “Rotta Balcanica” pone sul territorio del Friuli-Venezia Giulia così da poter fornire un servizio migliore, ad esempio, da parte dell’Ufficio Immigrazione di Trieste, oggi già tra i più virtuosi d’Italia, in favore di tutti gli stranieri che scelgono di raggiungere il nostro Paese in maniera legale e rispettando la legge.

Lorenzo Tamaro - Segretario Regionale SAP F.V.G.

Parole chiave: Trieste
Questo spazio pubblicitario può essere tuo. Chiama il 3397964080
Questo spazio pubblicitario può essere tuo. Chiama il 3397964080