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Turismo fuori dalle mete di massa, convegno a Udine

Turismo di comunità e sviluppo del territorio, per un visione sociale culturale e ambientale sostenibile. Tematica che è stata approfondita da relatori provenienti da diverse regioni italiane nel convegno organizzato dalla Confcooperative Alpe Adria nella sala della Camera di Commercio di Udine, con ospiti il presidente del Consiglio regionale, ...
 |  Edi Fabris  |  Cronaca

Turismo di comunità e sviluppo del territorio, per un visione sociale culturale e ambientale sostenibile. Tematica che è stata approfondita da relatori provenienti da diverse regioni italiane nel convegno organizzato dalla Confcooperative Alpe Adria nella sala della Camera di Commercio di Udine, con ospiti il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin (nella foto), dell’assessore Bini e di quella del Comune di Udine, Meloni, che in sintonia hanno sottolineato in primis l’importanza del turismo al di fuori della mete di massa. Turismo mutatosi negli ultimi anni in forme particolari, quali i cammini, i percorsi ciclabili, la valorizzazione dei piccoli borghi e dell’enogastronomia, aspetti che, hanno sottolineato i relatori, assumono oggi una grande importanza e per questo vanno seguiti con particolare attenzione. Relatori giunti appunto da varie parti d’Italia, come la piemontese Irene Bongiovanni, il ligure Massimiliano Vavassori e Matteo Dispenza, oltre a Francesco Costantini, dell’Uniud, che ha dissertato sull’importanza delle lingue minoritarie in tale contesto, e di Igor Stepanovic in videoconferenza. Interessante la nota riguardante la domanda turistica, per il 40% rivolta alle città d’arte, per il 27al mare, per il 17 alla montagna, per il 7 ai laghi e alla natura e per il 2 alle terme, e per gli stranieri in genere allo stile di vita italiano. Risposte che possono risultare ampiamente soddisfacenti e testimoniate dalla crescita del settore turistico regionale, che dopo lo stop dettato dalla pandemia ha ripreso a funzionare a pieno regime.

Edi Fabris

Parole chiave: Friuli
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