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Ricordati i deportati

Nel corso di una cerimonia svoltasi in piazza Oberdan a Ronchi dei Legionari sono stati ricordati i 68 uomini catturati nel rastrellamento del 24 maggio 1944, a cui seguirono altri 20 nel successivo rastrellamento dell'1 giugno e qualche giorno dopo altre 24 donne di ogni età. Alla cerimonia, con il gonfalone decorato con medaglia d'argento, il...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Nel corso di una cerimonia svoltasi in piazza Oberdan a Ronchi dei Legionari sono stati ricordati i 68 uomini catturati nel rastrellamento del 24 maggio 1944, a cui seguirono altri 20 nel successivo rastrellamento dell'1 giugno e qualche giorno dopo altre 24 donne di ogni età.

Alla cerimonia, con il gonfalone decorato con medaglia d'argento, il Sindaco, il parroco di San Lorenzo, il presidente dell'Aned e la presidente dell'Anpi.

“È doveroso ricordare che tanti nostri concittadini, dopo il settembre 1943 - ha detto il primo cittadino - decisero che bisognava fare qualcosa per combattere i soprusi, la mancanza di democrazia, la mancanza di libertà, la povertà che il regime fascista aveva imposto a tutti i cittadini. Questi cittadini, di cui noi ci onoriamo di essere gli eredi, con coraggio, entrarono a fare parte del movimento chiamato Resistenza, che fu uno degli artefici principali, assieme alle forze alleate, della liberazione del nostro Paese, dai tedeschi, dal nazifascismo. Sono passati 78 anni da quest’episodio. Tanti, purtroppo, non sono più tra noi. Solo due persone possono ancora testimoniare quei soprusi. Il loro sguardo, la loro commozione e le loro parole, durante le manifestazioni che ricordavano i fatti della Resistenza, ci ha fatto capire che i valori di cui sono stati portavoce in quegli anni, li hanno affidati a noi e noi dobbiamo tramandarli”.

Era presente Rodolfo Franzi, classe 1923, internato a Dachau.

Parole chiave: Isontino