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Arriva anche a Trieste la spesa gentile, Zinnanti: "Grazie al volontariato ma serve il sostegno delle istituzioni"

 |  Redazione sport  |  Commento del giorno
Chissà quante volte ci è capitato, andando di fretta, di sbuffare davanti ad una persona anziana palesemente incerta nella scelta del prodotto da acquistare davanti ad uno scaffale pieno di ogni bendidio oppure lenta alla cassa nell'estrarre i prodotti dal carrello o i soldi dal portafoglio per pagare la spesa. Scene di "ordinaria follia" in un mondo come quello di oggi dove tutti vanno di fretta e non sono ammessi tempi morti, considerati alla stregua di insopportabili inciampi nella irrefrenabile corsa alla meta!  Mahh. Forse è il caso, almeno ogni tanto, di uscire dal proprio orticello, guardando ed osservando da vicino la persona che pare stia lì proprio per intralciare i nostri, fondamentali, programmi. 
Spesso, se ci si ferma un attimo con lo sguardo volto a chi abbiamo di fronte, possiamo cogliere visi anziani, ma dolci, che si sforzano di leggere ingredienti e scadenze di un certo articolo e poi, importantissimo, il prezzo, giusto per capire se il prodotto rientra o meno nel proprio limitato budget. Scene molto frequenti a Trieste, dove vi è una rilevante percentuale di popolazione anziana, spesso in non brillanti condizioni né economiche, nè fisiche, che si reca quasi quotidianamente a fare la spesa al supermercato, anche per non rinunciare a quel poco di  socialità che è possibile vivere anche facendo abitualmente shopping.
Tutte queste considerazioni sono da tempo all'attenzione dell'associazione de Banfield che del volontariato a supporto degli anziani in difficoltà ha fatto la propria ragion d'essere, attuando un' insieme di iniziative che vanno a costituire la rete "Dementia Friendly Community", ovvero comunità amiche delle persone con demenza. Ogni volontario, nel suo piccolo, è chiamato a fare qualcosa per migliorare la vita delle persone fragili e promuovere la loro piena cittadinanza. Proprio in questo contesto si inserisce l'ultima nata, la "spesa gentile", che si è potuta sviluppare grazie al fondamentale supporto di Coop Alleanza 3.0 e che consiste nella presenza in negozio di volontari appositamente formati per dare supporto ai clienti che vivono una condizione di decadimento cognitivo o di disabilità. Naturalmente, questo risultato è  frutto di una scelta ponderata che mira primariamente a garantire alle persone fragili un certo grado di autonomia tramite una serie di accorgimenti e di attenzioni che hanno al centro l'anziano e le sue esigenze. Grazie alla collaborazione con la Coop, nata alcuni anni fa, si è provveduto innanzitutto a formare alcuni dipendenti della catena di supermercati affinché imparassero ad interagire con le persone in difficoltà.  Lo step successivo è stato quello di mettere a disposizione dei cartelli, da posizionare nel carrello, con la dicitura "Per favore, non mettermi fretta. Io faccio la spesa con calma": un chiaro invito ai frequentatori del negozio di dimostrare pazienza nei confronti di chi ne ha più bisogno. Ultima arrivata, in ordine di tempo, ma non certo per importanza, è proprio la "spesa gentile" che ha la chiara finalità di sostenere le persone che non riescono ad orientarsi, o che magari hanno solo bisogno di essere aiutate ad individuare il prodotto ricercato, o a leggere gli ingredienti o a trovare la data di scadenza sulla confezione. Operazioni semplici, dunque, anche se talvolta mettono in difficoltà anche il cliente più esperto,  ma che in talune circostanze potrebbero rivelarsi talmente improbe da gettare nello scoramento la persona più fragile. Ecco, allora, che appare davvero prezioso il supporto pensato ed attuato dall' accoppiata Coop-de Banfield che, grazie all'opera delle psicologhe del servizio CasaViola dell'associazione, ha portato alla formazione di un primo gruppo di otto volontari che saranno presenti per il momento nei punti vendita di Largo Barriera e delle Torri d'Europa. Chiaramente, si tratta di un inizio, ma che ci pare animato davvero dalle migliori intenzioni e che entrambi i partner del progetto intendono estendere non solo ad altri supermercati di Trieste, ma anche nel resto del Paese. 
Che dire? Innanzitutto un grazie, davvero di cuore, al volontariato che, ancora una volta, mostra di essere vicino alle persone fragili e a rischio di emarginazione. Grazie, in particolare alla de Banfield, che verso l'anziano fragile e alle prese con la demenza senile o altre forme di disabilità mostra dalla sua fondazione un'attenzione e una cura assolute, con la finalità sia di valorizzare in ogni possibile modo gli spazi di autonomia della persona fragile, sia di stare vicino alle famiglie che accudiscono una persona fragile. Opera meritoria, senza alcun dubbio, che va supportata da ciascuno di noi, per quanto possibile, e che dovrebbe trovare, anche da parte delle istituzioni, forme e modi di progressivo sostegno perché, come già detto da altri più autorevoli commentatori, senza il fondamentale apporto del "Terzo settore", l'assistenza e la sanità nel nostro Paese e nella nostra città verserebbero già da anni in una crisi profondissima, con il rischio concreto di lasciare indietro e sole le persone anziane e più bisognose di aiuto. Per chi volesse saperne di più l'invito è ad andare sul sito dell'associazione, dove si può trovare il link per sapere cosa si deve fare per diventare volontario della de Banfield o per un semplice supporto materiale.
 
Mauro Zinnanti