Incontri allo scalo di Monfalcone e in Regione per affrontare i temi dello sviluppo del porto
Il piano di sviluppo del porto e le problematiche dei lavoratori dello scalo al centro dell’iniziativa dell’ europarlamentare e sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint nel corso di due incontri, uno allo scalo con le maestranze – al quarto giorno di sciopero per sollecitare il rinnovo del contratto – e, a Trieste, con l’assessore regionale Amirante e il commissario dell’Autorità di Sistema per fare il punto sulle opere infrastrutturali in corso.
Cisint ha voluto ascoltare le istanze dei lavoratori portuali, un centinaio di presenti in giacche arancione all’ingresso del porto sotto un sole cocente: “Le motivazioni che mi sono state esposte – ha sottolineato Cisint – attengono non solo al recupero salariale, ma anche a questioni di fondo come quelle della sicurezza e di maggiori tutele che attengono alla salvaguardia della dignità di chi opera in questo cruciale comparto. Per questo, nei prossimi giorni sarò di nuovo allo scalo per affrontare i temi legati proprio alla sicurezza, agli asfalti della banchina e all’ illuminazione fondamentale durante le operazioni notturne ma anche all’abbattimento delle polveri. Lo faremo assieme a tutti i referenti del sistema portuale in modo da affrontare gli interventi urgenti necessari. Nel contempo non posso che auspicare che le parti datoriali e sindacali trovino l’accordo per rinnovare il contratto”.
Nel contempo, Cisint ha voluto fare con l’assessore regionale Amirante e il commissario Torbianelli una verifica sulla stato di avanzamento dei lavori previsti dall’Intesa tra Regione FVG e AdSP firmata nel dicembre 2019 e sull’attuazione del piano di investimenti L’incontro è stata inoltre l’occasione per verificare l’andamento del piano di investimenti per il rilancio dell’infrastruttura monfalconese. “ “Un piano frutto - ha sottolineato il sindaco Cisint - dell’impegno diretto assunto nei confronti della città dal ministro ai trasporti Salvini e dal vice-ministro Rixi, che hanno accolto le proposte del Comune per rendere concrete le prospettive di crescita della nostra portualità. Da un lato è ora prioritario l’avvio dei lavori di rifacimento nella palazzina polifunzionale dei servizi e dei nuovi spogliatoi per il personale, dall’altro diventano essenziali gli investimenti definiti con i rappresentanti del Governo. Fra questi il potenziamento del sistema ferroviario per una spesa di 20 milioni di euro consentirà di valorizzare la collocazione più a nord del Mediterraneo e favorire ulteriormente maggiori traffici, legati anche all’ampia disponibilità di aree, sfruttando al meglio le opportunità che deriveranno anche dalla istituzione della Zona logistica semplificata.
Già ora il porto è in costante crescita e ha dimostrato le proprie ampie capacità attrattive nell’ambito del sistema dell’Alto Adriatico. Nello stesso tempo, l’elettrificazione delle banchine, a cui sono destinati 15 milioni di euro, porterà a profondi benefici ambientali e di risparmio per le navi che una volta attraccate potranno utilizzare direttamente l’alimentazione elettrica”. Il sindaco Cisint ha ricordato come l’intervento ferroviario comprende 4 ambiti: i lavori di adeguamento funzionale dell’infrastruttura ferroviaria del porto, per 8 milioni di euro, la realizzazione di un fascio intermodale su un area di 38 mila mq con 10 binari fra i 250 e i 470 metri di lunghezza, per 3 milioni di euro, l’adeguamento della dorsale e della galleria di collegamento con la stazione agli standard di sicurezza per 4 milioni di euro e la creazione di un collegamento per il miglior accesso ai binari per ulteriori 3 milioni di euro. A realizzare le opere, assieme alle ferrovie anche l’Autorità di sistema e il Coseveg, Consorzio per lo Sviluppo Economico del Friuli Venezia Giulia.