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Il riavvicinamento tra Turchia ed Arabia allarma l'Iran

Dopo un anno di intensa attività diplomatica per normalizzare le relazioni è arrivata la due giorni di visita a Riyadh del presidente turco Recep Tayyip Erdogan lo scorso 28 aprile. Gli analisti mainstream nel commentare questo riavvicinamento hanno enfatizzato il fattore economico a scapito di quello geopolitico e della sicurezza regionale. In...
 |  Francesco Tremul  |  Geopolitica

Dopo un anno di intensa attività diplomatica per normalizzare le relazioni è arrivata la due giorni di visita a Riyadh del presidente turco Recep Tayyip Erdogan lo scorso 28 aprile.

Gli analisti mainstream nel commentare questo riavvicinamento hanno enfatizzato il fattore economico a scapito di quello geopolitico e della sicurezza regionale. In realtà le politiche regionali dell'Iran e degli USA hanno importanza. L'Iran era ed è contrario alla riconciliazione tra Arabia Saudita e Turchia perchè impatta negativamente sull'influenza iraniana in Siria, Iraq e Yemen. E perchè mina la forza negoziale dell'Iran sulle questioni regionali nei confronti dell'Arabia stessa.

Secondo gli analisti iraniani dietro all'operazione ci sarebbe lo zampino degli USA per compattare gli alleati contro Iran, Cina e Russia nel momento in cui le forze armate americane programmano un disimpegno dalla regione. Un sito web vicino alle Guardie della Rivoluzione ha addirittura accusato apertamente Erdogan di "vendere la politica estera turca all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi". Il riavvicinamento tra Riyadh ed Ankara ha fatto commentare anche riguardo alla loro influenza sulla politica irachena: adesso Turchia ed Arabia possono trovare il modo di accomodare i rispettivi interessi e coordinarsi. Non solo, la rivalità tra Turchia ed Iran ha adesso la potenzialità di evolvere in un conflitto a bassa intensità sul territorio dell'Iraq.

Infine, l'Iran teme che questo riavvicinamento abbia la potenzialità di attrarre altri attori per un'agenda regionale unificata, cioè Israele. Cosa che trasformerebbe l'Iran nell'obiettivo primario.