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Pasqua 2022 all'insegna dell'inflazione e del debito

L’ISTAT ha limato leggermente al ribasso il tasso di inflazione di marzo: 6,5% (6,7% stimato nei dati preliminari). Un record, dato che per trovare un dato simile bisogna tornare indietro al luglio 1991. L’energia è la maggiore responsabile dei rincari. E per b...
 |  Francesco Tremul  |  Economia e finanza

L’ISTAT ha limato leggermente al ribasso il tasso di inflazione di marzo: 6,5% (6,7% stimato nei dati preliminari). Un record, dato che per trovare un dato simile bisogna tornare indietro al luglio 1991.

L’energia è la maggiore responsabile dei rincari. E per benzina e gasolio nell’uovo di Pasqua è contenuta la solita sorpresa per gli automobilisti con aggiustamenti al rialzo da parte di diversi marchi.

L’inflazione in rialzo per il nono mese consecutivo costerà in media 2.000 € in più a famiglia ed ovviamente peserà soprattutto sulla fascia più povera della popolazione.

I rincari non risparmiano il classico menu pasquale con aumenti dei prezzi che vanno dal 4,5% per le uova al 4,9% per la carne di agnello. I conti saranno più cari anche al ristorante (3,6%) ed in alberghi e pensioni (9,3%).

consumi di marzo 2022 sono ancora inferiori dell’11,8% rispetto allo stesso mese del 2019 ed i tempi per un recupero completo sono slittati alla fine del prossimo anno.

Intanto il debito pubblico ha segnato un nuovo record storico alla fine di febbraio quando ha raggiunto la cifra di 2.736,6 miliardi, con una crescita del 2,1% rispetto a fine 2021.